STEFANIA CONSENTI
Cronaca

Mattarella a Milano inaugura ed elogia il SuperSalone: "Qui coraggio e qualità"

Il capo dello Stato ha lodato gli sforzi per realizzare la manifestazione che rilancia Milano e l’Italia nel mondo

Il Supersalone è stato inaugurato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Milano - " Un evento realizzato con coraggio e qualità", di "straordinario significato in questo momento del Paese per il suo rilancio e la sua ripresa". Sono le parole usate dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, a dare l’esatta misura di quanto è stato realizzato con il Supersalone che ha aperto ieri i battenti in Fiera a Rho, e la sfida, indipendentemente dai numeri che verranno venerdì, è stata vinta dal Salone del Mobile e da quanti ci hanno creduto sin dall’inizio. Uno sforzo tangibile, fra i 430 marchi presenti ci sono aziende che hanno interpretato la sfida in modo inedito, originale, sfruttando al massimo gli spazi per i loro allestimenti con le ultime novità c he erano state prodotte durante il lockdown (da Porro con il progetto di Piero Lissoni e l’omaggio alla Casa Elettrica a Molteni con il suo aereo e l’invito a viaggiare ad Artemide coi prodotti flessibili e Living Divani, solo per citarne alcuni fra i più originali), e altri che sono stati più tradizionali, ricreando atmosfere comunque suggestive.

Ed è stata mantenuta la promessa, questo "supersalone" ha fatto emozionare, e molto, perchè ritrovarsi dopo un anno e mezzo di pandemia a girare fra i padiglioni, immersi fra la gente (oltre ai 250 buyer provenienti dagli States e dal Giappone, e altrettanti giornalisti), seppur con la mascherina rigorosamente indossata, sentire risuonare (non solo Mengoni che pure ha cantato l’Inno davanti a Mattarella) le voci dei visitatori stranieri ha provocato un tuffo al cuore. Di gioia. Di ritrovata (quasi) normalità. Una domenica di festa, sin dalle prime ore del mattino, con il metrò affollato di visitatori, non solo di addetti ai lavori ma anche famiglie, tutti diretti in Fiera. Un "supersalone" che ha regalato bellezza perchè il saper fare e sapere fare bene italiano, il nostro Made in Italy è lì, sotto gli occhi di tutti e non ha bisogno di tante spiegazioni.

«Il Supersalone incarna la cultura, il coraggio e la determinazione con cui il nostro settore sta affrontando le sfide del presente", aggiunge raggiante Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. "E’ stata un’emozione forte, siamo riusciti con il curatore Stefano Boeri a creare una manifestazione “circolare e sostenibile” in tutte le sue componenti. E’ un cambio di paradigma fondamentale che dimostra la forte volontà di tutta la filiera già da anni impegnata con investimenti crescenti nella prospettiva della transizione ecologica e nell’allineamento agli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite". "Siamo orgogliosi di questo miracolo", ripete Claudio Feltrin, presidente di FederLegno. "Abbiamo avuto lecite incertezze, prima di confermare l’edizione di settembre. Ma alla fine il coraggio di accettare la sfida ha prevalso e nel momento più difficile abbiamo dimostrato di essere leader".

Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto che il "supersalone è un gesto di coraggio e responsabilità, lo scatto di orgoglio di un settore che sceglie di rischiare e scommette su se stesso e la sua capacità di ripartire". "Milano si muove e con Milano si muove l’Italia. Ringrazio il presidente Mattarella, la cui presenza testimonia il valore di questo evento. La presenza del nostro amato Presidente è un invito a tutti noi ad assumerci le responsabilità che derivano del ruolo di Milano: guidare la ripartenza, indicare la via, mettere il suo prestigio e le sue eccellenze al servizio del Paese".