Milano – La 22enne americana che ha denunciato di essere stata violentata dai calciatori, il 24enne Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante del Livorno Cristiano, Federico Apolloni e altri tre loro amici, non sarebbe stata incosciente e quindi incapace di esprimere il consenso, requisito richiesto perché si configuri il reato di violenza sessuale. Questo, almeno, stando alla relazione depositata dalla difesa dei calciatori.
In un’udienza “tecnica“, celebrata a porte chiuse, il gup Roberto Crepaldi ha ammesso un "abbreviato condizionato” alle consulenze depositate dalle difese di tutti gli imputati per violenza sessuale. La relazione ammessa insieme all’abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena, stabilisce che “la ragazza non era in uno stato di alterazione tale da essere incosciente e anzi il suo tasso alcolemico era sotto lo 0.5, quello che consente di guidare”.
Ammissione della prova contraria, a quel punto, ha chiesto la pm Alessia Menegazzo, titolare dell’inchiesta, condotta dalla Squadra mobile, che aveva portato agli arresti domiciliari Lucarelli e Apolloni lo scorso gennaio (sono tornati liberi a giugno).
La pm ha chiesto al gup Crepaldi e ottenuto l’ammissione in abbreviato di una relazione, sempre tossicologica e psicologica, che finirà agli atti del processo. La consulenza sarà depositata a gennaio, con udienza per la prosecuzione del processo davanti al gup fissata per il 30 gennaio. I consulenti della difesa (Di Paolo-Sartori-Pietrini) hanno lavorato sugli atti del fascicolo, tra cui le immagini dei video dei presunti abusi, trovati nei telefoni dei ragazzi, le dichiarazioni dei testimoni e della ragazza e anche sulla tempistica dei fatti.
Ora la Procura ha nominato il proprio pool di consulenti (Cattaneo-Candia-Brambilla-Rossetti) per rispondere con un’altra relazione, che sarà depositata tra più di 3 mesi, alle argomentazioni della difesa.
I filmati delle presunte violenze erano stati rintracciati e sequestrati nell’inchiesta della Squadra mobile di Milano, coordinata anche dall’aggiunto Letizia Mannella. Nessuno degli imputati era presente in aula. La giovane americana si è costituita parte civile.