di Simona Ballatore
Prima maturità per il liceo linguistico quadriennale Gentileschi: 22 studenti si stanno diplomando un anno prima. E c’è chi ha battuto ogni record. Carlotta Monarca, classe 2005, non solo è tra i pionieri del Gentileschi, ma ha cominciato le scuole dell’obbligo da “primina“. In pratica si è presentata alla maturità con due anni di anticipo. "Quando è arrivata la scelta delle superiori non cercavo il solito liceo e mi piacevano le lingue – racconta fuori da scuola –, appena ho saputo del nuovo indirizzo che stava per nascere al Gentileschi, con una struttura quadriennale, ho capito che faceva al caso mio. Era una vera sfida". Vinta. "Ce l’ho fatta e anche bene – sorride – ho guadagnato due anni che mi serviranno per la prossima impresa: Medicina. Se non passo subito il test posso utilizzare un anno per concentrarmi sulle materie scientifiche, per esempio iscrivendomi a Biotecnologie, per poi riprovarci. Mi piacerebbe lavorare nella ricerca. E anche andare in America a lavorare o studiare". Il tempo è dalla sua parte, come le lingue. "Che continuerò ad usare anche se cambio strada, potessi tornare indietro rifarei le stesse scelte". Come la sua compagna di classe e d’avventura, Ginevra Andrei, che diventerà maggiorenne il 6 luglio.
"Io stavo per abbandonare - confessa - l’ansia stava prendendo il sopravvento dopo due anni di pandemia devastanti. Per fortuna abbiamo sempre avuto i prof al nostro fianco, loro non me lo avrebbero mai permesso, sarebbero venuti a prendermi a casa piuttosto". Ha concluso l’orale ed è scoppiata in un pianto liberatorio. "Ho capito che non è un voto a stabilire quanto valga una persona, che ho tutta la vita davanti per dimostrare chi sono e anche per imparare quello che ancora non so, che la cultura si fonda sulla curiosità – sottolinea –. Abbiamo acquisito un metodo che ci servirà per il futuro, per affrontare i temi che non abbiamo trattato. Io avevo scelto un percorso quadriennale per andare in Inghilterra, dove vivono alcuni miei parenti, e lavorare lì un anno". I piani sono stati riscritti, ma resta la consapevolezza del percorso sperimentale che si è scelto: "Mi sono già iscritta a Beni culturali in Statale, ho scoperto che sono portata più per le materie scientifiche e meno per le lingue anche se continuerò a coltivarle viaggiando – conclude –, ma rifarei tutto, sì. Perché è un progetto nuovo che anche i professori hanno scelto, dalla prima alla quarta sono cresciuti con noi". Il percorso è promosso: ci sarà il “bis“. A settembre scatta un’altra prima. "Essere pionieri è difficile ma quante soddisfazioni. E per fortuna sappiamo che dopo di noi questo indirizzo continua". E debutterà pure un quadriennale turistico.