
Gli studenti milanesi alle prese con la seconda prova (LaPresse)
Milano, 23 giugno 2017 - La bicicletta con le ruote quadrate ha spiazzato non pochi liceali milanesi, che hanno preferito virare sul quesito numero due. Seneca, in compenso, è stato apprezzato molto di più, ma sui banchi per la seconda prova non ci sono solo dizionari e calcolatrici, anche rotte aeree, diete alimentari, bilanci patrimoniali e anatomia. È la prova del nove, quella che dovrebbe fotografare maggiormente l’indirizzo di studi scelto alle superiori. Scienze alimentari per l’alberghiero, igiene e cultura medico sanitaria all’istituto socio-sanitario.
Dopo tre ore spaccate, dall’istituto Amerigo Vespucci esce il primo studente, Davide Masiero: è stato anche il primo a consegnare il tema e, caso vuole, sarà il primo della scuola a sostenere l’orale, il 28 giugno. I compagni lo seguono alla spicciolata, con visi abbastanza distesi. C’era stata una “soffiata” prima della campanella – «Raga, dieta mediterranea» – ma sul foglio hanno trovato tutt’altro, hanno dovuto calcolare e spiegare tre diete diverse a seconda delle diverse condizioni fisiche di una donna incinta, di un anziano e di un bambino, ma non si sono fatti prendere dal panico.
«Argomenti fattibili, eravamo preparati», strizzano l’occhio, cominciando già a pensare alla prova che molti temono di più, la terza. Non perché saranno davvero ai fornelli – hanno studiato per quello – ma perché dopo avere cucinato un primo, un secondo o un dolce a seconda del bigliettino estratto e utilizzando gli ingredienti a disposizione – stile MasterChef – dovranno riprendere in mano carta e penna per rispondere ai quesiti di economia, inglese e dintorni. Escono «stravolti» i maturandi dell’Istituto Oriani Mazzini di via Zante: «È stata dura, sì. Tracce complesse», la risposta frequente, che sembra accomunare sia chi frequenta l’indirizzo commerciale sia quanti frequentano il socio-sanitario. «Il caso da analizzare era difficilissimo. Insomma, sta povera sciura le aveva proprio tutte», si sfogano le ragazze del socio-sanitario. La sciura in questione era un 75enne con disturbi alla vista, ulcera al piede, iperglicemia, obesità, formicolii e via dicendo. La soluzione, secondo Doctor House? «Diabete». Conclusa la prova si sono confrontati su Facebook, con i compagni di altre scuole simili. «Sono state formulate diagnosi diverse, ma è diabete, abbiamo ragione noi». Nei primi 40 minuti però vuoto assoluto, qualcuno è anche scoppiato a piangere e ha temuto di consegnare il compito in bianco. Poi pian pianino, nonostante il caldo - tenuto a bada con un ventilatore e con foglietti bianchi incollati ai vetri - tutto si è fatto più chiaro, o quasi.
Ai colleghi dell’indirizzo commerciale l’arduo compito di gestire stati patrimoniali, piani di investimento, l’«effetto leva». Le tracce sono sembrate un po’ più complesse rispetto allo scorso anno. «Ma anche questa è andata», si chiudono il cancello alle spalle, lo riapriranno solo lunedì per quel quizzone che dopo l’ultima riforma sta andando in pensione, ma che sta facendo ancora tremare i più. Tre giorni per ripassare tutto il programma scolastico. «Adesso vi sentirete un po’ “iellati” perché siete fra gli ultimi a doverla affrontare – ha ricordato ai maturandi Delia Campanelli, direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale – ma sono sicura che poi ne andrete orgogliosi: “Noi abbiamo superato anche la terza prova”. Lo ricorderete sempre».