I primi studenti arrivano in punta di piedi alle 7.30 al liceo Carducci di Milano. La loro notte (o meglio tramonto) prima degli esami l'hanno passata proprio nell’istituto di via Beroldo. Hanno chiesto il permesso e le chiavi alla scuola e in classe si sono visti il film. Un classico.
Le canzoni dell’esame
Stamattina la colonna sonora che lì accompagna (hanno anche un amplificatore portartile) è a base di Lucio Dalla e Rino Gartano. "Ma anche Gazzelle, Calcutta, Harry Styles ci hanno dato la carica", confessano Erik e Marta. "Tesi? Sì. Ma ci siamo".
E poi scatta il toto-tema last minute. "Raga, ho sognato Pascoli". Scattano le 8 in punto. Si entra.
L’ingresso a scuola
Vocabolari sui banchi. Cellulari in una scatola (qualche sveglia dimenticata suona alle 8.15). Le mascherine sono un ricordo lontano. Sono 24.551 i maturandi milanesi, in attesa delle tracce: tra loro 23.563 candidati interni e 988 che affronteranno gli esami di Stato da “privatisti“.
E ci sono anche tre “anticipatari per merito“ quest’anno, ovvero tre studenti che cercheranno di conquistare il diploma un anno prima, forti delle loro pagelle d’oro: uno di loro frequenta il liceo Vittorini di Milano, due studiano in provincia, al Mattei di San Donato e all’Alessandrini di Vittuone. Il 3,8% degli studenti milanesi non è stato ammesso (la media regionale e nazionale è del 3,6%).
"Io me la gioco tra oggi e domani, ma la nostra testa è gia al futuro. A cosa faremo da grandi. Non amo i rituali ma è ancora un momento di passaggio, che attendo da sei anni anche se significherà abbandonare lo stile di vita liceale", sorride un carducciano. Ci si scambia gli ultimi consigli, uniti ad abbracci. "Iniziamo?", implorano da via Beroldo.