Milano, 21 giugno 2023 – La prima a uscire alle 12.10 dal Caterina da Siena - e molto probabilmente tra le primissime a Milano a completare la prima prova della maturità 2023 - è Amanda Soncini, 18 anni. Indirizzo moda. "Ho scelto il testo di Piero Angela su come le aziende devono essere innovative e trovare nuove idee - racconta -. Le tracce mi sono piaciute, pensavo fosse più complicato. Ero indecisa con Quasimodo. Gli scritti non mi spaventano, più l'orale". Il sogno voltato il capitolo maturità? "Fare la tatuatrice. E faccio la cosplay, da cinque anni, amo i film di Tim Burton".

La segue a ruota, cinque minuti dopo, Paola Fragori, indirizzo moda. Ha scelto la storia, si è catapultata nella Guerra fredda con Oriana Fallaci. "Avrei preferito la “Coscienza di Zeno” - confida -. Per me era la prova più dura. Punto sulla seconda prova: disegno tessile e moda. È quello che sappiamo fare. Mi piacerebbe lavorare nel settore artigianale".
Ci si confronta sulle tracce davanti al polo linguistico Manzoni: la stragrande maggioranza ha optato per quella su Whatsapp, snocciolando il tema della noia. Una studentessa alza timidamente la mano: "Io ho scelto Quasimodo". E i suoi compagni sgranano gli occhi. "Lo so raga, ma era troppo bella quella poesia". Aurora Cavicchio è l'unica del gruppo a essersi lanciata sulla lettera aperta all'ex ministro Patrizio Bianchi sulla maturità senza scritti.
"Pericolosissimo": le dicono in coro i colleghi, prevedendo anche le polemiche che sarebbero fioccate copiose da lì a poco. "Ma io ho voluto spiegare che nel 2021 quella lettera era fuori luogo - spiega la 18enne -, non teneva conto della voce degli studenti: i firmatari non potevano sapere quello che i maturandi stavano passando. Non chiedevano di togliere gli scritti per mancanza di voglia, c'era stata la Dad, avevano perso tanto. Io ho detto la mia e mi sono concentrata sull'aspetto sociologico e psicologico della questione".
Se una lettera così fosse arrivata oggi sarebbe stata d'accordo Aurora? "Parzialmente - risponde -. Alla fine comunque siamo riusciti a fare tutte le simulazioni. Quest'anno gli scritti ci stavano". All'uscita del liceo scientifico Volta c'è Ozmitel Volpato. "Non mi aspettavo queste tracce - commenta -. Ma sono un grande appassionato di storia e un grande fan della geopolitica: così ho scelto quella su Oriana Fallaci e la guerra fredda per cercare di dare il meglio. Punto però soprattutto sulla prova di domani: matematica. Cosa farò dopo? Sono indeciso tra Fisica e Ingegneria energetica al Politecnico di Milano".