Maturità, il ricordo di Pregliasco: “Ero secchione ma non presi il massimo. Un po’ mi brucia ancora”

Il noto virologo milanese: scivolai sul tema di italiano, pagai qualche défaillance. Ma mi sono rifatto con l’università, dove presi la lode

Mercoledì prima prova della maturità 2024, a sinistra Fabrizio Pregliasco

Mercoledì prima prova della maturità 2024, a sinistra Fabrizio Pregliasco

Milano – Conto alla rovescia per la maturità 2024. Mercoledì l’esame inizierà ufficialmente con la prima prova. Per i maturandi sono ore di attesa, tra ripassi e toto-temi. Un momento, quello della maturità, che segna una sorta di spartiacque nella vita di molti studenti. E determina ricordi dolci o amari, anche a distanza di anni. Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, in vista degli esami ha ricordato: “Avevo alle spalle una carriera di secchione, fin dalle elementari il più bravo della scuola, comunque il primo della classe. Eppure alla maturità non presi il massimo e quel ricordo mi brucia ancora" ha detto ad Adnkronos. 

Al termine di "un percorso sperimentale di perito in chimica nucleare, ora chiuso", all'esame di maturità "c'ero arrivato tutto sommato tranquillo. Non dico sereno, ma sicuramente preparato", ha detto Pregliasco che scivolò "sul tema di italiano. Pagai qualche défaillance - ha confessato - perché ero più ferrato sulle materie scientifiche". E così andò come andò, non al meglio. "Però poi mi sono rifatto all'università - ha sorriso il direttore della Scuola di specializzazione UniMi in Igiene e Medicina preventiva, direttore sanitario dell'Irccs ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano - con la lode in Medicina".