Marianna Vazzana
Cronaca

Maxi furto da Hermès a Milano: niente tracce di scasso, l’analisi dei filmati per la caccia ai ladri

Rubate quattro borse per 90mila euro, tra cui una Birkin Himalaya. Nel magazzino scatole svuotate e riempite con articoli meno costosi. Lunedì la scoperta ma è un mistero su quando siano state sottratte.

Maxi furto da Hermès  a Milano

Maxi furto da Hermès a Milano

Analisi dei filmati di videosorveglianza e ascolto di chi conosce i “segreti“, anche solo gli orari e l’organizzazione, del magazzino della boutique di lusso Hermès di via Montenapoleone dove sono sparite quattro borse di grandissimo valore: un maxi furto da 90mila euro scoperto e denunciato lunedì 7 agosto dai responsabili alla caserma dei carabinieri di via Moscova ma avvenuto chissà quando. Partono da qui le indagini dei militari della Compagnia Duomo per fare luce sull’accaduto e scovare i ladri. Anche informazioni che possono sembrare di poco conto potrebbero rivelarsi preziose per individuare una pista e magari riuscire a ritagliare un arco temporale in cui collocare l’azione, elemento che faciliterebbe, e non di poco, la ricerca di indizi nei video ripresi dagli occhi elettronici attivi in ogni locale h24. Capire quando le borse sono state sottratte è il primo obiettivo.

Tra le quattro rubate nel magazzino collegato alla boutique del Quadrilatero della Moda, al quale hanno accesso solo dipendenti e tecnici e che è interdetto ai clienti, c’è una Birkin Himalaya in pelle di alligatore, icona della casa francese, che da sola vale 50mila euro. La più costosa tra quelle sottratte.

La scoperta dell’ammanco è avvenuta per caso: aprendo la scatola dove avrebbe dovuto essere custodita, ce n’era un’altra sempre del marchio Hermès ma di valore molto inferiore. Un altro oggetto, insomma, con un diverso numero seriale. Così è scattato un controllo generale ed è emerso che le borse mancanti erano quatto in tutto, per un valore complessivo di 90mila euro. L’escamotage utilizzato era lo stesso: le custodie degli articoli più preziosi sono state riempite con altri, dopo essere state svuotate.

Nessuno si è accorto di nulla prima della scoperta accidentale, perché non c’erano tracce del passaggio di ladri, neppure segni di effrazione sulle porte. Ora si indaga per individuare i responsabili, ascoltando chi conosce gli ambienti e gli orari e visionando i filmati delle telecamere. Di certo, chi ha agito sapeva dove mettere le mani e sembra essere andato a colpo sicuro, scegliendo quattro borse tra quelle più costose e desiderate. È in corso anche un’indagine interna.

Non era andata bene alle ladre protagoniste del furto con destrezza (naufragato) da Dolce& Gabbana il pomeriggio dello scorso 27 maggio, sempre in via Montenapoleone. Le due, cittadine bulgare di 45 e 52 anni, senza fissa dimora in Italia, ben vestite per non destare sospetti, hanno rubato a una cliente quarantaquattrenne, una turista proveniente dall’Azerbaijan, la sua Louis Vuitton che oltre al valore della borsa in sé conteneva pure una somma in contanti di circa 16 mila euro. Ma sono state notate dal personale di vigilanza e bloccate. E, alla fine, denunciate dalla polizia e poi rilasciate.