MILANO – “Quest’anno non abbiamo alcun giudizio sospeso”. Un record per l’istituto tecnico Maxwell dove già lo scorso anno (e quello precedente) erano soltanto due gli studenti (su 1.400) che avevano un debito da colmare in qualche materia. Che non significa manica larga e neppure bocciature a catena. “Significa essere chiari con gli studenti e con le loro famiglie”, sottolinea il preside Franco Tornaghi. Da tre anni infatti sono stati votati e approvati (entrando nel piano dell’offerta formativa 2022/25) dei criteri molto precisi, al quale deve attenersi il consiglio di classe, che resta l’ultimo giudice.
In pratica, si viene bocciati quando si hanno più di due insufficienze o nel caso di due materie insufficienti se una delle due era insufficiente anche l’anno precedente e non è stata recuperata. “Non ha senso dare un giudizio sospeso se si sa già che è praticamente impossibile recuperare in un mese o due tutte le materie – sottolinea Tornaghi – e non funziona neppure dare un debito perché ’così almeno qualcosa studierà’, tenendo in sospeso studente e famiglia”.
Può essere ammesso invece alla classe successiva uno studente per il quale erano state proposte un’insufficienza o due insufficienze non gravi, lo stesso criterio che viene utilizzato per l’ammissione agli esami di Stato. Durante l’anno però dovrà superare una prova e sarà uno degli elementi cruciali a giugno dell’anno prossimo. Negli altri casi si può avere un giudizio sospeso. “L’anno scorso erano due, entrambi nel liceo delle scienze applicate, quest’anno zero ma non è detto che l’anno prossimo replicheremo questi dati – ricorda Tornaghi –: il giudizio è sospeso se il consiglio di classe ha la ragionevole convinzione che la lacuna può essere davvero recuperata, concentrandosi su di essa alla fine delle lezioni. Altrimenti meglio essere espliciti fin da giugno che dare l’illusione di poter recuperare a settembre”.
Anche le famiglie sembrano avere apprezzato: sono diminuiti i ricorsi. Mentre le bocciature sono in linea con gli anni passati, anche al Maxwell. Che però quest’anno ha avuto due rimandati alla fine della maturità. “E mi spiace tantissimo – non nasconde Tornaghi – però in questo caso sono le commissioni e il presidente di commissione (esterno alla scuola, ndr) che rispondono dei criteri adottati”.
Il Maxwell archivia gli esami per quest’anno. “Gli unici che dovranno presentarsi sono gli studenti chiamati a sostenere gli esami integrativi perché arrivano da un’altra scuola e vogliono iscriversi da noi – spiega Tornaghi –. E siamo costretti a programmarli a settembre (entro la prima campanella, che nella maggior parte degli istituti lombardi suonerà il 12 settembre, ndr) perché molte scuole terminano gli esami di riparazione il 31 agosto e fino a quel momento i ragazzi non sanno se hanno superato l’anno o devono ripeterlo e in che classe possono iscriversi”.