
Antonella Teramo e il terribile incidente in cui ha perso la vita la piccola Maya
Milano, 21 agosto 2023 – Tragico incidente a Melucuccio
in provincia di Reggio Calabria. Ieri pomeriggio, domenica 20 agosto, s ulla statale 682 Jonio-Tirreno, c’è stato uno scontro frontale tra una Bmw e una Giulietta Alfa Romeo. Nello scontro sono morte tre persone: una bambina di quattro anni, una donna di 37 e un uomo di 39. E altre tre sono rimaste ferite.L’incidente
L’incidente stradale è avvenuto, a pochi metri dallo svincolo per Melicucco. Sul posto sono intervenute alcune ambulanze e l’elisoccorso, presenti carabinieri e agenti della Polstrada. La strada è stata temporaneamente bloccata in entrambi i sensi di marcia.
Le vittime
Tre le vittime nell’incidente. Maya, una bambina di quattro anni, è morta insieme alla mamma Antonella Teramo, di 37 anni. Madre e figlia si trovavano a bordo della Bmw che si è scontrata frontalmente con la Giulietta Alfa Romeo. Nello scontro ha perso la vita anche il conducente della Giulietta, Domenico Politi, imprenditore 39enne di Cittanova, che viaggiava da solo.
I feriti

Tre anche i feriti: uno in modo più lieve e due in gravissime condizioni. Il primo è il conducente della Bmw, Domenico Teramo, fratello di Antonella e compagno di Valentina Crudo. L’uomo si trova all’ospedale di Polistea. La sua compagna, nota vocalist di San Calogero nel Vibonese, è invece ricoverata in gravissime condizioni al Gom di Reggio Calabria e, nella notte, è stata operata. La figlia Fatima di tre anni si trova in ospedale a Messina e anche le sue condizioni sono preoccupanti.
La famiglia
La famiglia coinvolta nello schianto è originaria di San Calogero (Vibo Valentia), ma residente in un comune del Milanese. Maya era figlia di Giuseppe Campennì e di Antonella Teramo, avvocata penalista a Milano. Si era laureata all’università “Magna Gnel capoluogo lombardo per esercitare la professione.
Giuseppe Campennì, insegnante di Nicotera, che si trovava con in ferie con la famiglia, risiede a Milano. È stato il primo a prestare i soccorsi viaggiando con altra vettura dietro l’auto del cognato, la Bmw sulla quale si trovavano a bordo la figlia Maya e la moglie Antonella Teramo.
Antonella e famiglia, nelle ore precedenti, aveva festeggiato il suo compleanno, era nata il 20 agosto 1987, con una visita alle cascate di Bivongi e stavano rientrando in paese.
Lutto cittadino
Dolore e incredulità nelle città di provenienza delle vittime. A San Calogero, paese d’origine della mamma deceduta, il sindaco Giuseppe Maruca ha annunciato che nel giorno dei funerali proclamerà il lutto cittadino in segno di affetto e vicinanza ai familiari delle vittime. La stessa decisione è stata presa da Giuseppe Marasco primo cittadino di Nicotera, paese d’origine di Giuseppe Campennì, marito e padre delle due vittime. “A seguito del terribile incidente stradale, dove hanno perso la vita la piccola Maya e la giovane mamma Antonella Teramo, – si legge su Facebook – in segno di vicinanza verso il nostro concittadino Giuseppe Campennì e di tutti i familiari, interpretando il sentimento di profondo cordoglio dell’intera cittadinanza Nicoterese, l’amministrazione comunale ha deciso di proclamare il lutto cittadino nel giorno di svolgimento dei funerali. Durante la giornata saranno poste a mezz’asta le bandiere del comune”.
Marziale: “Dolore accettare la morte di una bimba di 3 anni”
“È molto difficile accettare che una bambina di appena 3 anni perisca così violentemente ed il dolore della famiglia diventa sofferenza di una comunità intera, perché laddove c'è un bambino vi è il futuro e la ricchezza del territorio”, ha commentato Antonio Marziale, Garante per l'infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria. “Toccherà alle autorità preposte stabilire le cause che hanno determinato lo scontro mortale – ha continuata Marziale - anche se l'opinione pubblica si è già lanciata in ipotesi, prendendo di mira soprattutto la precarietà infrastrutturale, ma penso sia bene puntare sull'educazione stradale, sulla necessità di rispettare le regole, pensando che avere un volante tra le mani può significare vita o morte, propria e altrui”. Per il Garante: “Non sappiamo se sia intervenuto un malessere di uno dei due conducenti, un guasto meccanico o qualsiasi altra plausibile causa, ciò che è evidente è che lo scontro è stato violentissimo ed è del tutto inutile aggiungere altro”. “Sono vicino alle famiglie e compartecipo all’intimo dolore dei familiari per la morte della piccolina”, ha concluso Marziale.