
Un medico in ospedale (Foto di repetorio)
Milano, 23 marzo 2017 - E' accusato di corruzione e turbativa d'asta. Per questo un medico ortopedico dell'ospedale Pini è stato messo agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza di Milano nell'ambito di un'inchiesta dei pm Eugenio Fusco e Letizia Mannnella. Sempre nell'ambito della stessa indagine sono state eseguite anche 5 misure interdittive e due società sono indagate in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità per reati commessi dai propri dipendenti. Stando alla ricostruzione dell'accusa, il medico avrebbe messo a disposizione delle due società la propria funzione, sponsorizzando l'acquisto di protesi ortopediche. In cambio dei presunti favori alle due società fornitrici di protesi, il primario sarebbe stato da loro "remunerato attraverso contratti di consulenza 'occulti' e con altre utilità materiali e immateriali, economicamente apprezzabili, estese anche ai suoi familiari". In particolare avrebbe ricevuto denaro e inviti a programmi televisivi e a convegni.
"Sono in corso ulteriori attività investigative al fine di definire eventuali responsabilità del chirurgo in relazione a taluni interventi conclusi con danni fisici per i pazienti", si legge in comunicato firmato dal procuratore di Milano Francesco Greco che dà notizia del provvedimento restrittivo nei confronti del medico, accusato di essere "al centro di una ramificata e consolidata rete di relazioni corruttive". Sempre stando a quanto viene riportato nella nota della Procura, il professionista "in situazione di conflitto di interessi e in violazione dei propri doveri d'ufficio, in un arco temporale dal 2012 al 2015 ha costantemente asservito la sua funzione agli interessi di due società fornitrici di protesi ortopediche"
Per le altre 5 persone finite nell'inchiesta e sottoposte a misura interdittiva, il gip ha disposto il "divieto temporaneo di esercitare le rispettive attività professionali e imprenditoriali, nonché ogni altro ufficio direttivo delle persone fisiche e delle imprese, per la durata di 12 mesi". Le accuse per loro sono, a vario titolo, corruzione e turbativa d'asta.