LUCA SALVI
Cronaca

Dopo il trasferimento, la chiusura: addio alla media civica Manzoni

Decisione del Comune. I genitori: "Avevano promesso il rilancio..."

Il polo civico di via Deledda dove la media è stata trasferita

Milano, 8 novembre 2016 - "I patti non erano questi". Non ci stanno i genitori della media civica Manzoni. Hanno appreso, in via ufficiosa, che il destino della scuola comunale, nata una ventina d’anni fa come modello di inclusione degli alunni con difficoltà d’apprendimento, è segnato. "Il Comune non organizzerà open day e non aprirà nessuna prima – afferma Oriana Tanganelli, rappresentante di classe e nel Comitato genitori – così le tre classi attualmente in corso andranno a esaurimento. Si chiude un’esperienza di eccellenza della scuola milanese. Abbiamo chiesto un incontro alla vicesindaco". Quest’anno la media era stata trasferita dalla storica sede di piazza XXV Aprile e via Marsala al polo civico di via Deledda (zona Loreto), dove già studiano i ragazzi del liceo linguistico e dell’Ite Manzoni, pure comunali.

"Qui le difficoltà non sono state poche – continua la mamma – visto che i nostri figli, per esempio, non fanno educazione fisica, solo teoria. Ci sono due palestre, una inagibile, l’altra per i liceali». I genitori avevano accettato il trasferimento "in un’ottica di rilancio della scuola. Anche perché le richieste di iscrizione sono sempre alte". E per formare la classe si ricorre al sorteggio. Un anno e mezzo fa, quando venne sfiorata la chiusura e scese in campo per la media il Consiglio di zona 1, l’allora assessore all’Educazione Francesco Cappelli promise che "per due anni apriremo una prima classe e faremo ripartire la scuola legandola al liceo linguistico e al tecnico economico in un’ottica di continuità". Con il benestare del sindaco Pisapia.

Ma già nel suo programma elettorale, Giuseppe Sala, parlando dell’"offerta educativa delle scuola civiche, capace di diffondere l’innovazione nel sistema di istruzione milanese", citava "il Centro di istruzione dell’adulto", i "servizi per gli adolescenti", i due indirizzi superiori, ma ometteva proprio la scuola media. La conferma di quanto trapelato ai genitori arriva dalla vicesindaco e assessora all’Educazione di oggi, Anna Scavuzzo. "Incontrerò i genitori – premette – purtroppo mi avevano invitato per sabato, ma l’ho saputo tardi e ho già un impegno fuori Milano. La media Manzoni nacque per svolgere una funzione suppletiva alle scuole statali: accogliere alunni con disturbi di apprendimento. Oggi manca un reale fabbisogno rispetto a questa esperienza, visto che nelle scuole medie statali, anche nella zona, non mancano i progetti specifici sulla dislessia. Non c’è più l’esigenza di tenere aperta la media. Garantiamo comunque la continuità alle tre classi presenti. Gli insegnanti, una volta finita l’esperienza della media, saranno reimpiegati sul liceo e l’istituto tecnico economico come in parte sta già avvenendo".

Su questo, la vicesindaco accenna a un’altra possibile novità. "Da un incontro con il personale docente sono emerse difficoltà nella gestione dei due indirizzi, che, in quanto comunali, mancano di autonomia sul turnover del personale, in termini di spesa e di gestione delle graduatorie. Abbiamo raccolto le istanze. Faremo il punto per trovare una soluzione".