GIULIA BONEZZI
Cronaca

Medici di base di Ats Milano: quanti ne mancano e quanti sono i candidati per coprire i posti

La chiamata estiva per gli incarichi vacanti tra Città Metropolitana e Lodigiano: ora i dottori devono accettare le proposte. Le differenze con il 2022

Medicina di base (Archivio)

Milano – La seconda chiamata è scaduta alle 16 di martedì 18 luglio, e a quell’ora nelle mani dell’Ats Metropolitana erano arrivate 136 candidature per coprire un posto da medico di base tra Milano città, l’hinterland e la provincia di Lodi.

Il bando riaperto

Come ogni anno, il bando regionale di marzo per coprire gli "ambiti carenti" di professionisti delle cure primarie (medici di base, pediatri di libera scelta e ore di guardia medica) è stato riaperto in estate, e potrebbe esser riaperto altre due volte (a settembre e in via straordinaria a fine anno), perché la carenza soprattutto dei medici di medicina generale da anni non tiene il passo dei pensionamenti (e dei pre-pensionamenti, e delle cessazioni volontarie) della generazione che inaugurò il ruolo di medico di famiglia con la graduale implementazione del servizio sanitario nazionale.

Quanti medici mancano e dove

A fine giugno, quand’è partita la seconda chiamata del 2023, gli incarichi vacanti in tutta la Lombardia erano 1.139: 401 nel territorio dell’Ats Metropolitana (Milano e Lodi), 210 per l’Ats dell’Insubria (Como e Varese), 155 per la Valpadana (Cremona e Mantova), 127 nell’Ats di Brescia, 110 nella Brianza, 52 nell’Ats di Bergamo, 45 per quella di Pavia e 39 per l’Ats della Montagna.

Si cercavano, inoltre, quattro pediatri di libera scelta (uno in Brianza, con vincolo ad aprire l’ambulatorio a Veduggio con Colzano, e tre in Montagna, negli ambiti di Livigno, Bormio e dell’Alto Lario) e complessivamente oltre 41 mila ore di continuità assistenziale (ex guardia medica), di cui 15.316 ore per l’Ats Metropolitana (6780 su Milano città, 958 sul Nord Milano, 1.900 nel Rhodense, 1.928 nell’Ovest Milanese, 2.000 nel territorio dell’Asst Melegnano Martesana e 1.750 nel Lodigiano).

Per i pediatri e l’ex guardia medica, i numeri sono in linea con quelli degli anni scorsi. Per i medici di medicina generale, invece, la situazione è peggiorata, come ampiamente previsto dalle proiezioni sui pensionamenti (al ribasso, poiché possono considerare solo i limiti d’età): due anni fa, con la chiamata estiva si puntava a coprire 786 incarichi vacanti in tutta la regione. L’anno scorso, 939. Quest’anno s’è sfondato abbondantemente il migliaio.

Le cifre di Ats Metropolitana

Va precisato che gli "ambiti carenti" sono calcolati in base all’“optimum”, cioè a un rapporto di 1.300 assistiti per ciascun medico, mentre il massimale è di 1.500 e può essere incrementato a 1.800 in deroga (od oltre, con accordi regionali). Quest’anno l’Ats Metropolitana, al giro estivo, ha bandito 401 posti: 106 a Milano città (6 nel Municipio 1, 15 nel due e altrettanti nel 4 e nell’8, 13 nel Municipio 3, undici ciascuno nei Municipi 5 e 6, 10 a testa per il 7 e il 9, stavolta senza vincoli su precisi quartieri) e 263 nell’hinterland (37 nel Nord Milano, 68 nel Rhodense, 60 nell’Ovest milanese, 98 nel territorio dell’Asst Melegnano-Martesana), più 32 nel Lodigiano.

È presto per dire quali saranno coperti: ciascun candidato, spiegano dall’Ats, poteva indicare più ambiti di suo interesse, e come ogni volta saranno i colloqui a chiarire, nel giro di qualche settimana, quali saranno le scelte definitive e quanti accetteranno l’incarico proposto.

Una boccata d’ossigeno

E però quei 136 aspiranti medici di famiglia, di cui 116 sono medici in formazione che frequentano i corsi triennali di medicina generale e in base all’ultimo accordo possono seguire pazienti sino a un massimale di mille, almeno sulla carta rappresentano una boccata d’ossigeno per chi deve comporre il complicato puzzle delle cure primarie. Perché l’anno scorso, con la riapertura estiva dei termini, di candidature ne arrivarono 103 in tutta la Lombardia. All’Ats Metropolitana una quarantina, per 246 posti vacanti. E l’incarico, dopo i colloqui, a inizio agosto 2022 l’accettarono solo in 31.