MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Al Trotter il Teatrino Mariangela Melato: “A 10 anni il debutto a scuola”

La grande attrice milanese scomparsa nel 2013 a 71 anni studiò alla Casa del Sole, ora il palcoscenico della scuola ha il suo nome. Renzo Arbore: “Aveva l’arte negli occhi”

Un momento dell’intitolazione al Trotter: da sinistra Francesco Muraro, Maurizio Porro, Anna Melato, Anna Scavuzzo, Elisabetta Nigris e Marina Regina. A destra, un’esibizione canora di Mariangela Melato nell’auditorium della scuola

Milano – “Negli occhi aveva tutto: la serietà, il rigore, la bellezza, l’arte. Era pura”. Si commuove Renzo Arbore mentre parla di colei che è stata l’amore della sua vita: Mariangela Melato, attrice considerata tra le più grandi in Italia, scomparsa l’11 gennaio del 2013 a 71 anni. Milanese, ha scoperto la sua passione per la recitazione e l’arte quando era bambina. “Rinata”, ricorda la sorella Anna, alla “Casa del Sole“ del Parco Trotter.

La scuola che le consentì di capire chi era, di sbocciare. E ieri, proprio la sua scuola che non l’ha mai dimenticata le ha dedicato il Teatrino immerso nel parco: ora questo luogo si chiamerà per sempre Mariangela Melato. Un traguardo raggiunto grazie all’impegno di più realtà, tra cui il comitato dei genitori dell’Istituto comprensivo Cappelli e Amici del Parco Trotter Odv. Per l’occasione, Renzo Arbore ha parlato in un video messaggio trasmesso dal palco. Mentre Anna, sorella di Mariangela, è arrivata apposta da Roma.

“Tornare al Trotter – sottolinea – è come tornare a casa. Oggi ritrovo la mia famiglia di bambina. Ricordo mia sorella, non compresa e persino derisa nella sua prima scuola, perché aveva un problema alla pelle. Talmente grave che tornava a casa con le calzine bianche macchiate di sangue. Ma la maestra non capiva la situazione. E mia madre, che aveva un piglio da carabiniere, arrivò persino a dare a quella donna una borsettata in testa prima di ritirare mia sorella da scuola. Poi, al Trotter, Mariangela ha trovato davvero “il sole“ e una maestra meravigliosa”, Matilde Cortese.

“E forse – continua Anna – non è un caso che si chiamasse “Cortese“, perché era affabile e gentile”. Alla maestra è dedicato il secondo “Quaderno d’archivio“, realizzato grazie ai preziosi materiali conservati nell’Archivio storico della Casa del Sole, da Marina Regina. “Un progetto – spiega – che nasce dalla curiosità di scoprire la storia di Mariangela Melato, che ha frequentato questo luogo dal 1949 al 1956. Dalla seconda elementare, dopo aver perso un anno, fino alla quinta. Poi il triennio per l’avviamento alle professioni commerciali”.

Nelle pagelle si osserva che “dopo un paio di trimestri, già i suoi voti erano migliorati. Ed emergeva la predilezione per le materie umanistiche e il canto”. La pedagogista dell’università Bicocca Elisabetta Nigris evidenzia “quanto questa “scuola all’aperto“ fosse avanti, mostrando che non era importante solo leggere e scrivere ma anche molto altro”. Era il 29 febbraio 1952 quando la maestra Cortese scrisse nel registro “Recita nel teatrino“. Non poteva sapere che quello era il debutto della Melato bambina, che allora aveva 10 anni.

I primi applausi per lei arrivarono quel giorno, dopo la messa in scena della commedia “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni. Il resto è storia. Ha lavorato a fianco di Strehler, Dario Fo, Luchino Visconti, Luca Ronconi, Fantasio Piccoli. “È stata tante cose, Mariangela Melato. Ma sempre legata a Milano – ricorda il critico Maurizio Porro –, che non l’ha dimenticata. A lei è dedicato il Teatro Studio, accanto allo Strehler, il giardino di piazza Mirabello e ora anche il Teatrino del Trotter. E lei riusciva a respirare l’aria di Milano anche a Roma. Se a Milano non portava uno spettacolo, era come se non avesse debuttato”.

“Per noi oggi è una giornata storica – parola del dirigente scolastico Franco Muraro –, il coronamento di un’idea germogliata anni fa. La scuola è anche luogo di memoria: la tradizione non si dimentica mentre promuoviamo l’innovazione”. Ancora oggi, “guardando un bambino, come è stato per Mariangela Melato – parole della vicesindaco Anna Scavuzzo – la domanda deve essere “cosa di speciale possiamo aiutarti ad esprimere“?”.