
L'onorevole Manlio Messina, Fabrizio Corona e la presidente Giorgia Meloni
Milano – Sarà sentita anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel processo per diffamazione aggravata contro Fabrizio Corona, ex agente fotografico e fondatore del sito di gossip Dillingernews. L’oggetto del procedimento è un articolo pubblicato su tale piattaforma nell'ottobre 2023, in cui si ipotizzava un presunto “legame affettivo” tra Meloni e Manlio Messina, deputato di Fratelli d’Italia. Entrambi denunciarono Corona per quelle illazioni e lo scorso gennaio Meloni e Messina sono stati ammessi dal giudice come parti civili, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Luca Libra e Mattia Serpotta. Meloni testimonierà da Palazzo Chigi.
Il gossip e l’accusa
Secondo l’accusa, sarebbe stato Corona a diffondere la falsa notizia dopo aver effettuato verifiche che ne avrebbero dimostrato l’infondatezza. Inoltre, avrebbe sollecitato insistentemente la redazione e la pubblicazione dell'articolo, corredato da immagini alterate. Il pezzo è stato materialmente redatto da Luca Arnau – anche lui indagato insieme a Corona – e pubblicato il 20 ottobre 2023. Tra i testimoni indicati nel decreto dai pubblici ministeri figura anche la presidente del Consiglio.
Nel decreto di citazione diretta a giudizio si fa riferimento alla notizia falsa sul presunto legame affettivo tra i due esponenti di Fratelli d’Italia – lui “bello, bravo e in gran carriera” – e sulla possibilità che fosse proprio lui “ad avere riportato l’amore nel cuore spezzato della premier”, alludendo a un intensificarsi dei loro incontri e corredando il testo da cinque foto modificate ad arte, “al fine di avallare il contenuto della notizia”, si legge nel provvedimento.
“Le foto sono false”
Nella prossima udienza, fissata per il 16 giugno, sarà sentito l’onorevole Messina, oggi presente in aula e anche lui parte civile nel procedimento. “Non si può inventare una notizia di sana pianta solo per fare follower”, ha detto al termine dell’udienza. “Non si gioca con la vita delle persone. Persone sposate, che hanno figli… siamo due cittadini che sono stati denigrati”.
“Basta guardare le foto originali e quelle prodotte nei suoi articoli per capire” che sono false, spiega Messina. “C’è chi ritiene che si possa infangare, denigrare, inventare storie su chiunque, secondo noi no, non è possibile. Occorre un po’ di decenza quando si fa un mestiere che non è quello del giornalista nel suo caso”.
La consulenza sulle immagini
In aula, il Tribunale ha ammesso i testimoni del pubblico ministero Giovanni Tarzia, si è riservata sulla consulenza della Procura sulle immagini ritenute non genuine, ha ammesso ‘'interrogatorio di Corona, il quale tramite il suo difensore Ivano Chiesa ha annunciato anche dichiarazioni spontanee.
La citazione diretta a giudizio di Fabrizio Corona è stata disposta dal procuratore Marcello Viola, con la collaborazione della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e del pubblico ministero Tarzia. Corona è difeso dall’avvocato Ivano Chiesa, mentre Arnau è assistito dal legale Alessio Pomponi.