
Comuni della Martesana in marcia, per la prima volta la camminata di Libera è partita da una scuola. Studenti in prima fila con lo striscione firmato da don Ciotti e dietro di loro sindaci, cittadini e associazioni.
e Barbara Calderola
Gli studenti della 3 A in prima fila, nelle mani lo striscione con la loro foto, firmato a Trapani l’altra mattina da don Luigi Ciotti in persona. E dietro di loro un corteo di centinaia e centinaia di persone: sindaci in fascia tricolore, i rappresentanti di Libera, istituzioni e forze dell’ordine, cittadini, famiglie e associazioni, di Melzo e di tutta la zona, "questa - grida forte al microfono prima della partenza il sindaco Antonio Fusè - è la giornata di 29 Comuni della Martesana". Almeno in settecento in marcia per la terza Camminata antimafia della Martesana, la prima in partenza da una scuola, il Liceo Giordano Bruno, primo "Presidio scolastico di Libera" dell’hinterland di Milano.
Tanti ombrelli bianchi in mano ai manifestanti, un corteo che ha percorso tutta la città, sino all’arrivo in piazza. Qui gli interventi istituzionali, incluso quello di Francesca Andreozzi, nipote di Pippo Fava vittima di mafia. C’è anche la sua sagoma fra le 40, tutte di innocenti caduti per mano malavitosa, sistemate lungo il percorso. E il senso della giornata: "Il vento della memoria semina giustizia". La camminata di ieri è stata il grande epilogo di mesi e mesi di lavoro intenso portato avanti in Comune e al liceo. Dove il gruppo di studenti protagonista del percorso con Libera ha collaborato a organizzazione, promozione, realizzazione di video e materiale divulgativo. E ieri è stato in prima linea nella gestione della mattinata: accoglienza, servizio d’ordine. Prima della partenza il ritrovo nel cortile della scuola, e i saluti al microfono: della preside Anna Negri, del sindaco Fusè e dell’assessora Francesca Moratti della professoressa Cristina Ballotta, che ha seguito il lavoro degli studenti sin dal maggio dell’anno scorso, data dell’incontro delle scolaresche con don Ciotti a Teatro Trivulzio. Un seme che ha germogliato. "Questi 25 ragazzi hanno fatto un lavoro enorme. Meritano il nostro applauso". Le bandiere di Libera a incorniciare l’evento, a pochi giorni dalla manifestazione nazionale a Trapani, dove avevano presenziato Francesca Moratti e i rappresentanti di Libera di zona Antonio Brescianini e Giacinta Coriale. Il ruolo grande dei liceali "una eco perfetta alle parole di don Ciotti al grande raduno siciliano: "Nella storia sono stati i giovani, sempre, a cambiare la società".