La corona di fiori chiari poggiata al muro, le fasce istituzionali e le divise, il silenzio e il ricordo, "quel giorno ormai è storia della nostra città". Ancora una volta Pioltello si è fermata per commemorare il drammatico incidente ferroviario del 25 gennaio 2018; Pierangela Tadini, Ida Maddalena Milanesi e Giuseppina Pirri, che quel giorno non arrivarono al lavoro e non tornarono a casa la sera; le decine di feriti, il trambusto e il dolore "ma anche quanto di buono la nostra comunità seppe dare nella disperazione". La cerimonia ieri mattina, alle nove in punto. In sottofondo le campanella degli avvisi ai passeggeri, e il rumore dei treni in transito.
Al microfono, ancora una volta, la sindaca Ivonne Cosciotti. Un intervento emozionato e duro, iniziato con una lettura, quella della descrizione della tragedia su Wikipedia: il treno 10452 di Trenord partito da Cremona, "un convoglio composto da una carrozza semipilota piano ribassato, 4 carrozze Mdvc e la locomotiva E.464.458". L’arrivo nei pressi di Pioltello alle 6,56, l’uscita dai binari di tre vagoni, "a causa della rottura di un giunto ferroviario". La tragedia: "Alle ore 6:57 il terzo vagone si è intraversato, presumibilmente dopo l’impatto tra i carrelli sviati e i deviatoi che portano allo scalo merci di Milano smistamento, ha colpito in sequenza due pali della linea elettrica e si è accartocciato". "Una descrizione ricca, tecnicamente molto accurata. Ma quella mattina accadde in realtà ciò che nessuno immagina". La parola chiave: responsabilità. "Non smetto di pensarci. A distanza di anni i processi sono fatti, a carico perlopiù di quegli operai che non segnalarono il giunto guasto. Io sono certa che occorra fare di più. L’organizzazione stessa del lavoro deve puntare alla sicurezza".
Responsabilità. "Anche noi sindaci, ne sentiamo il peso. È un macigno. Ma non può schiacciarci". Intervenuti per un ricordo alcuni soccorritori e il parroco, don Marco Taglioretti: "Quella mattina allestimmo un punto di accoglienza. Ricordo che offrii del te a una signora, seduta, senza scarpe. Mi disse “Sto bene: ma abbiamo perso dei compagni di viaggio“. Il pensiero a chi non c’era più veniva prima di tutto il resto". Rispettosa e silenziosa la presenza delle istituzioni. In rappresentanza del consiglio regionale Nicola di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle: "La tragedia di Pioltello – così una nota a posteriori – ha segnato in maniera indelebile i ricordi di un’intera comunità. Onorare la commemorazione, per noi del movimento, è stato sempre un impegno da rispettare. Ed è per me motivo d’orgoglio rappresentare il consiglio regionale. È fondamentale sottolineare il valore della memoria condivisa e la vicinanza concreta delle istituzioni alle vittime, alle loro famiglie e ai cittadini colpiti da questa tragedia".