
Mensa scolastica (Archivio)
Milano, 12 ottobre 2016 - Il Tribunale di Milano respinge il ricorso del Codacons, promosso a nome di una famiglia, contro Milano Ristorazione. I due genitori, per conto delle due figlie iscritte a una scuola elementare, nel 2009 avevano presentato ricorso contestando la qualità dei pasti, tra cui le polpette, e del servizio della società di refezione scolastica. I magistrati hanno contestato ai ricorrenti la genericità delle "argomentazioni difensive" che non avrebbero riportato "lo specifico danno individualmente e personalmente patito dalle" due minori, "mancando" le indicazioni "delle circostanze di tempo e luogo nelle quali un eventuale danno si sarebbe configurato" e la descrizione delle "carenze del servizio di ristorazione".
Anzi, le prove documentali addotte dal legale dell'associazione dei consumatori, tra le quali articoli di blog e siti più "alcune schede di valutazione" della commissione mensa della scuola "contenenti anche giudizi parzialmente negativi sugli alimenti serviti" non proverebbero "il lamentato inadempimento di Milano ristorazione" e le "doglianze" risulterebbero "generiche e non riferibili alle" due bambine. Il Codacons si era lamentato anche "delle quote di contribuzione corrisposte al Comune di Milano" dalla famiglia, ma in merito mancherebbero "elementi di prova" e in particolare "un'analisi economica del valore dei servizi di ristorazione fruiti nel tempo dalle minori".
Così, il Tribunale ha rigettato il ricorso e ha ritenuto che "la domanda sia inammissibile in quanto, da un lato, manifestamente infondata, e, dall'altro, non siano stati allegati elementi sufficienti per ravvisars l'omogeneità di diritti individuali tutelabili". I giudici hanno inoltre condannato la famiglia a rimborsare le spese di lite per 8.030 euro più le spese generali e i costi di pubblicazione della sentenza. "Non è la prima volta - ha commentato la sentenza Milano Ristorazione -. Spiace rilevare come l'ostinazione di Codacons nel presentare esposti e ricorsi, sempre persi, si traduca in conseguenze economiche che ricadono solo sulle famiglie che l'associazione dovrebbe tutelare".