
Polizia locale davanti all'ingresso del mercatino delle pulci in viale Puglie
Milano, 15 maggio 2016 - I mercatini abusivi di viale Puglie sono stati chiusi con un'operazione della polizia locale di Milano, iniziata nella mezzanotte di domenica e protrattasi fino a tarda mattinata quando passanti, curiosi e ambulanti sono dovuti rimanere fuori dall'area vicino a piazzale Cuoco. L'annuncio lo ha dato lo stesso assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, con un lungo post su Facebook.
L'attività del Comune di Milano è arrivata in seguito a un lavoro di raccolta nell'arco di un anno delle sanzioni, le denunce, le irregolarità con un lavoro interistituzionale e interforze, attuando anche un controllo con l'Ats di Milano. Il 14 febbraio ha quindi invitato proprietà, affittuari, gestori dei mercatini a bloccare le attività illecite per il 19 aprile e un’ordinanza contingibile e urgente il 12 maggio 2016. In realtà le parti non hanno ottemperato alla richiesta e nella notte, una volta risposto alle controdeduzioni dei legali, polizia locale, polizia di Stato e Carabinieri hanno chiuso i mercatini, fatto uscire i circa 20 operatori presenti all’interno nella notte e impedito l’ingresso ai circa 250 che si sono presentati nella notte e nella prima mattina. Alcuni hanno tentato di bloccare via Varsavia e viale Puglie ma il blocco è stato evitato. Nelle ore successive sono proseguiti controlli nelle vie limitrofe per evitare nuovi assembramenti di venditori. In campo fino alla serata di domenica 100 agenti della Polizia Locale, insieme a un contingente di Polizia di Stato e Carabinieri.
"L’ordinanza è stata costruita nel tempo, a partire da sollecitazioni di cittadini e soprattutto da delibere del Consiglio di Zona 4, inserendo gli esiti di tutto il lavoro coordinato dalla Polizia Locale di Milano e dall’assessorato Sicurezza e Coesione sociale, fatto per raccogliere informazioni sulle irregolarità e sui reati, singolarmente sanzionati e denunciati, ma che non si interrompevano. Per questo si è giunti alla decisione di chiudere, facendo in modo di avere ora un materiale documentale che può sostenere i ricorsi al Tar", spiega l'assessore Marco Granelli.
Questi poi i numeri riportati: "Solo nell’ultimo anno la Polizia Locale ha effettuato più di 10 controlli a tappeto riscontrando, sanzionando e denunciando: 33 irregolarità di natura commerciale, 4 denunce e sequestri per ricettazione, 1 denuncia per rissa. Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza in interventi singoli e congiunti (più di 200 in 3 anni), anche a seguito di un piano concordato nell’ultimo anno da Comune e Prefettura hanno sanzionato e denunciato con:7 arresti, 116 denunce di persone per reati di porto abusivo di coltelli, lesioni personali, percosse, minacce, furti, rapine, contraffazione, ricettazione, evasione, spaccio di sostanze stupefacenti; 65 sequestri di merce, 50 violazioni commerciali, 11 violazioni igienico-sanitarie e 18 amministrative. Infine, a seguito di un sopralluogo congiunto richiesto dal Comune di Milano ed effettuato dall’ATS (ex ASL) di Milano in data 14 febbraio 2016, la stessa ATS nella relazione inviata al Comune di Milano ha dichiarato che “la presenza di mercato anche alimentare privo di qualsiasi requisito di conformità configura una globale minaccia potenziale per la salute della popolazione, e la sola azione efficace possibile si individua nel rendere impossibile lo svolgimento del medesimo”.
L'impegno del Comune è di proseguire nei controlli per verificare il rispetto dell’ordinanza nel tempo e mantenere così la legalità e la sicurezza. "Nel 2011 a Milano c’erano mercatini abusivi simili a questo a Bonola, San Donato, Cascina Gobba, e poi in piazzale Cuoco. Oggi con il lavoro effettuato insieme all’assessorato al Commercio li abbiamo chiusi tutti. E abbiamo anche fatto una delibera per aiutare a gestire il baratto e lo scambio vero e non illegale, e in Bovisa lo stiamo sperimentando. Questi sono fatti concreti, tutela dei commercianti onesti, tutela dei cittadini, contrasto ai furti e alla ricettazione, sicurezza e contrasto al degrado del territorio e dei quartieri".