MILANO – Era un ventenne quando ha iniziato a “farsi le ossa” affiancando il padre al mercato comunale coperto di piazza Wagner, il più antico della città, nato nel 1929. Oggi ha alle spalle un’esperienza di 30 anni, ha visto cambiare le abitudini della clientela, si è dato da fare per stare al passo e offrire prodotti sempre diversi. Si chiama Stewan Mezzullo e gestisce “Antichi sapori“, che è panificio e molto altro.
Parte dal principio: “Sono nato in una cesta di pane”. Perché i suoi genitori erano fornai. Negli anni ’90, il padre Domenico ha aperto l’attività in piazza Wagner e Stewan, fresco di studi in ragioneria, ha deciso fosse il momento di mettere “le mani in pasta”. Una scelta che ancora oggi lo rende felice. Se Stewan Mezzullo pensa al passato, dice subito che “una volta ci concentravamo su tre tipi di pane: la michetta, il francesino e gli integrali. Ora è cambiato tutto”.
Spiega cosa intende: “Non tutti oggi cercano il pane da portare a tavola. E, chi lo compra, desidera poter scegliere tra tanti tipi: cerca farine particolari per via di allergie o per stare leggero. Noi continuiamo a produrre anche la michetta, il pane simbolo di Milano, che oggi è difficile trovare”.
“Le abitudini sono cambiate molto – continua –: la gente desidera prodotti già pronti da cuocere, da scaldare e basta o anche solo da mangiare così come sono. Quindi da noi si può scegliere tra pizzette, focacce, prodotti ripieni con la pasta sfoglia, per il salato, e tra crostate, torte di mele, biscotti e altro per i dolci”. Tutto realizzato nel laboratorio che si trova di fronte, sempre all’interno del mercato.
Negli anni si è specializzato soprattutto nella produzione di pasta fresca, “che la gente adora”: oltre il vetro del banco si possono passare in rassegna tutti i ravioli. Quelli ripieni di gamberoni e baccalà; quelli con agrumi di Sicilia, pistacchio, ricotta e scorza d’arancia. Non mancano i “culurgiones“ sardi ripieni di pecorino, ricotta e menta. Accanto ai ravioli mantovani con dentro la zucca e agli agnolotti con la carne, che per le feste natalizie sono andati a ruba. “I milanesi vanno matti anche per quelli ripieni di zafferano e ossobuco”. Senza carne, quelli con robiola, pinoli e zafferano.
Accanto, Stewen Mezzullo ha sua moglie: Ioana Daciana, che ha conosciuto proprio al mercato una ventina d’anni fa. “Era una mia cliente”, racconta. Comprava il pane tutti i giorni. Ed è scoccata la scintilla. Dietro il bancone, altri due dipendenti: Florian Gogailie e Albertina Hodaj.