MILANO – Code chilometriche, spazi verdi e marciapiedi presi d’assalto per parcheggiare. La prima a segnalare la situazione fuori controllo attorno al nuovo centro commerciale Merlata Bloom inaugurato mercoledì scorso è stata Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8, di centrosinistra, che due giorni fa sulla sua pagina Facebook denunciava: "Decine di residenti mi scrivono giustamente furiosi e chiedono i vigili". A corredo, una foto con serpentoni di auto dirette al super mall da 70mila metri quadri tra Cascina Merlata e Mind.
Domenica, la situazione era anche peggio. "Noi residenti della parte di via Triboniano a fondo cieco, tra i civici 240 e 244 – sottolinea Antonietta Spinella, rappresentante del Comitato Lago dei Tigli – abbiamo trascorso le giornate a presidiare il nostro unico punto d’accesso che rischiava di rimanere “tappato“ a causa della sosta selvaggia". Una situazione documentata dalle fotografie, con tappeti di macchine su aree verdi e marciapiedi. "Il problema – aggiunge – oltre al congestionamento dell’area, è legato all’assenza di indicazioni stradali chiare". A protestare, anche i cittadini delle vie Dailmer e Pasolini.
I punti di accesso sono in via Daimler e in via Triboniano-Pasolini, raggiungibili dalle uscite autostradali ma anche dal raccordo della tangenziale Nord oppure attraverso l’uscita Fiera Milano verso Certosa. "Per non finire imbottigliati, tanti hanno scelto il fai-da-te intasando il quartiere. Ma il caos – aggiunge Spinella – si è verificato anche perché non è stato tolto un cartello con il divieto di accesso “eccetto autorizzati“ proprio verso l’area parcheggio, che serviva durante il cantiere".
Chi pensa alle settimane seguenti, pre natalizie e di festività, ha i brividi. "È verosimile ritenere che la situazione sarà analoga", sottolinea Pelucchi, che ha chiesto un incontro agli assessori Arianna Censi (Mobilità) e Marco Granelli (Sicurezza). "Vogliamo chiedere la presenza dei vigili con un costo per la collettività o si può chiedere a chi ha realizzato l’intervento di prevedere personale dedicato affinché si gestiscano i flussi, si predisponga cartellonistica chiara, si comunichi di parcheggiare in struttura e non nel quartiere? Cosa avrebbe potuto fare il Comune? Tracciatura della sosta per i residenti, incremento della frequenza dei bus 35, convenzionamento parcheggi per i residenti, richiesta al centro commerciale di installare dissuasori sui marciapiedi".
Il caso è stato sollevato ieri anche in Consiglio comunale da Enrico Marcora (FdI) e Mariangela Padalino (Noi Moderati). Interviene pure l’ex presidente del Municipio 8 Simone Zambelli: "Nel 2012 l’allora Consiglio votò una delibera, che oggi sembra profetica, esprimendo parere negativo sul Piano integrato d’intervento Cascina Merlata, con particolare riferimento al centro commerciale, sottolineando la necessità di una progettazione più attenta alla mobilità, il mancato convenzionamento dei parcheggi per i residenti e l’eccessivo consumo di suolo. I Municipi urbani sono poco ascoltati ma il loro ascolto resta il modo migliore per amministrare la città".