REDAZIONE MILANO

In Duomo a Milano la Messa di Suffragio per Papa Francesco. La sferzata di Delpini: “La sua attenzione ai poveri ha irritato tante persone”

Parole di elogio e di riconoscenza da parte dell’arcivescovo: “La parola di Bergoglio è stata fastidiosa perché in nome del Vangelo ha proposto uno stile di vita diverso e un doveroso cammino di conversione". Poi l’esortazione: “Mettiamo in pratica il suo insegnamento”

Grande partecipazione di fedeli e religiosi alla Messa di suffragio officiata da monsignor Delpini. In basso a sinistra il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala

Grande partecipazione di fedeli e religiosi alla Messa di suffragio officiata da monsignor Delpini. In basso a sinistra il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala

Milano, 22 aprile 2025 – Non una commemorazione o una rievocazione, ma un momento di preghiera per Papa Francesco, come lui stesso chiedeva spesso di fare. Questo il senso della Messa di suffragio in commemorazione di Papa Francesco che si è tenuta in Duomo a Milano questo pomeriggio. A spiegarlo, all'inizio della cerimonia, è stato proprio l'arcivescovo Mario Delpini. ''L'immenso impatto emotivo che la morte di Papa Francesco ha suscitato molti discorsi e analisi. In questi giorni grazie ai media sono pervenute a tutti noi parole, immagini e riflessioni. Questa sera noi non siamo qui per una commemorazione, per una rievocazione della figura e del pontificato di Papa Francesco, ma per mettere in pratica la parola che lui ha ripetuto più spesso “ricordatevi di pregare per me”. Noi siamo qui questa sera per pregare per Papa Francesco''.   

In fila per entrare nella cattedrale e partecipare alla funzione religiosa
In fila per entrare nella cattedrale e partecipare alla funzione religiosa

Grande partecipazione 

In una cattedrale gremita di fedeli, la commozione, l’affetto e il dolore per la scomparsa di un pontefice amatissimo erano palpabili. In prima fila c’erano il governatore lombardo Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la vicesindaca Anna Scavuzzo, il prefetto Claudio Sgaraglia, il questore Bruno Megale. Nel corso della celebrazione è stato utilizzato il calice che lo stesso Papa Francesco aveva donato all'allora arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola durante la sua memorabile visita in città, il 25 marzo del 2017.

Un momento della Messa di suffragio questo pomeriggio in Duomo
Un momento della Messa di suffragio questo pomeriggio in Duomo

Profeta della pace

Papa Francesco, ha sottolineato durante l’omelia l’arcivescovo, è stato un ''profeta che ha invocato ostinatamente e a quanto pare inutilmente la pace''. ''Cosa si può dire di Papa Francesco? In questi giorni si dice molto, si analizzano gli aspetti complessi del suo ministero come vescovo di Roma, come servo dei servi di una Chiesa universale, come di un uomo che si è fatto voce di quelli che non hanno voce, come di un profeta che ha invocato ostinatamente e a quanto pare inutilmente la pace. Si può dire molto di Papa Francesco. Questa sera credo che si possa dire semplicemente così: Papa Francesco è un cristiano che ha fatto Pasqua''. 

Dolore e commozione per la scomparsa di un pontefice amatissimo e che aveva fatto della vicinanza e attenzione per la "periferia del mondo" la sua missione
Dolore e commozione per la scomparsa di un pontefice amatissimo e che aveva fatto della vicinanza e attenzione per la "periferia del mondo" la sua missione

Un pontefice “fastidioso”

Il pontefice argentino è stato “un cristiano che ha fatto Pasqua, ha sperimentato il timore e la gioia grande, e si è dedicato a sostenere la fede e la perseveranza dei fratelli". Poi, dal pulpito, la sferzata: "Francesco ha sperimentato il timore e la gioia grande, e si è dedicato a sostenere la fede e la perseveranza dei fratelli, ed è stato fastidioso e irritante per la sua parola che, in nome del Vangelo, ha proposto uno stile di vita, un’attenzione ai più poveri, un doveroso cammino di conversione". Per concludere: "È stato fastidioso, però sono così i cristiani che fanno Pasqua. Lieti, timorosi, zelanti e irritanti".

L'arcivescovo di Milano Mario Delpini
L'arcivescovo di Milano Mario Delpini

Il ricordo del sindaco Sala

Ho avuto l'occasione di incontrare Papa Francesco due volte – ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala al termine della funzione religiosa –: una volta a Expo e l'altra quando è venuto a Milano, gli dobbiamo riconoscenza perché è stato un momento anche di gioia collettiva. E credo che anche lui con la sua parola abbia riconosciuto l'affetto di questa città". "È sempre stato una guida, come ha detto anche l'arcivescovo, poi si sprecheranno parole e opinioni. A mio modesto parere credo che abbia interpretato il momento storico – ha aggiunto –. Oggi un Papa non può fermare una guerra; probabilmente fa fatica anche a farsi ascoltare dai potenti. Cosa deve fare? Quello che ha fatto Francesco, cioè parlare alla gente. Quindi da una leadership politica passare a una leadership morale. È esattamente quello che ha fatto".

Un momento della Messa nella cattedrale
Un momento della Messa nella cattedrale

"A mio giudizio è stato bravissimo nel comprendere i tempi e nel comportarsi di conseguenza. Spero che questo sia un insegnamento che rimanga – ha concluso il primo cittadino milanese –. Dobbiamo fare tutto il possibile perché l'insegnamento rimanga in questa città".