Milano - La prima tratta della Metropolitana 4 entrerà in servizio nel mese di novembre. Nel dettaglio, perché la nuova linea possa aprire al pubblico occorre concludere la fase del pre-esercizio, la cui durata è fissata in 45 giorni. E perché il pre-esercizio possa iniziare e concludersi occorrono alcuni nulla osta tecnici da parte dell’“Ufficio speciale per i trasporti a impianti fissi“ (Ustif), un ufficio interno al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La novità è che i nulla osta sono stati concessi. E già alla fine di settembre. Da allora è potuta partire la conta dei 45 giorni. Ora è quindi possibile avere un’indicazione sulla data di avvio delle corse dei treni: a novembre, appunto. Indicativamente intorno alla metà del mese di novembre. Per la data esatta, però, bisognerà attendere l’evoluzione del pre-esercizio, facendo tutti gli scongiuri del caso perché non si ripeta quanto accaduto con la Metropolitana 5 nel 2015: allora l’inaugurazione dell’intera linea slittò più volte sebbene l’iter autorizzativo fosse di fatto concluso. Ad annunciare il rilascio dei nulla osta ministeriali è stato il sindaco Giuseppe Sala, ieri pomeriggio, a margine degli Stati generali del Comune organizzati al teatro Lirico.
Quale che sarà il giorno di novembre da segnare in rosso sul calendario, a quella data aprirà, come anticipato, la prima tratta della Metropolitana 4, quindi quella che unisce l’aeroporto di Linate – uno dei due capolinea della Blu – alla stazione di Dateo. Nel volgere di 6 fermate, quindi, sarà garantito un doppio interscambio con il passante ferroviario: alla fermata di Forlanini, prima, e a Dateo poi. Per l’inaugurazione dell’intera tratta, invece, bisognerà aspettare il 2024. Ma l’evento di ieri è stata anche l’occasione per riepilogare il programma messo a punto dall’amministrazione comunale sulla mobilità. Quanto alle linee sotterranee, oltre alla M4, con i suoi 15,2 chilometri di tracciato scanditi da 21 stazioni, si lavora al prolungamento della Metropolitana 1 fino al quartiere di Baggio, da un lato, e a Monza, dall’altro nonché al prolungamento della Metropolitana 5 sempre fino al capoluogo brianzolo, su un versante, e Settimo Milanese, sull’altro. Più alungo termini i progetti di estensione per la Metropolitana 2 e per la 3. Nel primo caso si tratta di arrivare fino a Vimercate, nel secondo fino a Paullo. La chiave, in tutti i casi, è il collegamento tra Milano e l’area metropolitana. Un obiettivo che sarà perseguito anche attraverso la realizzazione di 7 nuove metrotranvie e con la realizzazione di piste cicblabili che arrivino almeno fino al primo hinterland in modo da potersi congiungere alla rete esistente: nei prossimi 3 anni sono stati preventivati 70 chilometri di nuovi percorsi scanditi in 25 itinerari.