Paullo (Milano) - Un’opera molto attesa, della quale si parla da decenni. Eppure, si allontana l’ipotesi di un prolungamento del metrò fino a Paullo. Per il potenziamento del trasporto pubblico lungo l’asse della Paullese spunta ora una nuova prospettiva: portare la M3 a Peschiera Borromeo e coprire il restante tragitto, fino a Paullo, con una metrotranvia, ovvero un circuito di tram veloci, svincolati dal traffico. È quanto emerso da un recente incontro che ha chiamato attorno a un tavolo gli attori coinvolti nel progetto, da Palazzo Marino a Regione Lombardia, da Città Metropolitana ai comuni del Sud-Est Milanese, in testa San Donato, Peschiera, Mediglia e Paullo.
Durante la seduta i progettisti di Mm, società che in un apposito studio ha avanzato diverse ipotesi per incrementare il trasporto pubblico lungo la Paullese, hanno illustrato le soluzioni migliori sotto il profilo della sostenibilità costi-benefici: il prolungamento della "gialla" fino alla sola Peschiera e, in alternativa, un servizio di metrotranvia da San Donato a Paullo. Gli esperti hanno ventilato anche una terza opportunità, uno scenario "misto". In questo caso la M3 verrebbe prolungata per un tratto di 4,4 chilometri rispetto all’attuale capolinea di San Donato, con le fermate aggiuntive di San Donato-centro e Peschiera. Dal nuovo capolinea partirebbe quindi una metrotranvia, ossia un servizio di superficie, che si snoderebbe per 10,9 chilometri su un circuito di otto fermate: Peschiera M3, Peschiera Bettola, Pantigliate Vigliano, Mediglia Mombretto, Settala Caleppio, Paullo centro, Paullo Conterico, Paullo Teem.
La frequenza ipotizzata è di una corsa ogni quattro minuti per la metropolitana e di una ogni otto minuti per il servizio di superficie. Per i costi si prevede un investimento di 700 milioni di euro. Proprio lo scenario combinato ha incontrato il favore dei Comuni presenti al tavolo, che si sono detti d’accordo con questa possibilità. Qualche perplessità è stata sollevata dai rappresentanti di Regione Lombardia, che hanno evidenziato come il tracciato della tranvia la renderebbe un po’ isolata rispetto ai centri abitati. "Era il 2017 quando è stato commissionato a Mm lo studio sul potenziamento del Tpl nel Sud-Est Milanese. Dopo cinque anni, ancora non è dato sapere quale sia la soluzione migliore - attacca Nicola Di Marco, capogruppo dei Cinque Stelle in Regione -. Si è perso un sacco di tempo e i cittadini sono stati beffati, tanto più che alla fine del 2021 gran parte della politica locale aveva dato per certo l’arrivo del metrò a Paullo". Diversa la posizione degli amministratori locali. "Dopo anni di sole parole, finalmente si prospetta un’ipotesi concreta per creare un sistema di trasporto alternativo all’auto privata", commenta Massimiliano Consolati, assessore ai Trasporti di Paullo. Aggiunge il sindaco paullese Federico Lorenzini: "Che si tratti di metropolitana o metrotranvia, l’importante è portare un servizio su ferro in un’area che finora ne è stata sguarnita".