La biblioteca compie 50 anni. Porte aperte al salotto della cultura frequentato da tutte le generazioni: c’è anche lo spazio riservato alla fascia 0-10 per avviare i piccoli alla lettura in tempo di social. Eventi fino a fine ottobre per festeggiare il traguardo, dalla caccia al libro all’aperitivo letterario, alla festa dei nonni. "Qui, si stringono legami e ci riscopriamo comunità - dice il sindaco Luca Maggioni -. Le sale ospitano genitori, figli, studenti: sono un vero luogo di crescita". Fondata nel 1974, col tempo la struttura "è diventata un luogo imprescindibile per la vita quotidiana, accompagna lettori e cittadini con una vasta offerta di servizi, attività e iniziative". Dalla sua fondazione, l’istituzione ha saputo rinnovarsi e trasformarsi, traslocando in via San Francesco e ampliando la propria missione per rispondere ai cambiamenti della società e alle nuove esigenze del pubblico.
L’ultimo significativo sviluppo è stato l’inaugurazione dello spazio per bambini, "un’area progettata per accoglierli fra arredi colorati, libri adatti alla loro età e attività stimolanti", ricorda il primo cittadino. Un progetto nato grazie "alla generosa donazione della dottoressa Giuliana Stefanelli, pediatra che ha accompagnato la crescita di tanti ragazzi, dimostrando come la sinergia tra le diverse figure della comunità possa portare a risultati straordinari". La nuova area non è solo uno spazio, "ma un simbolo del costante impegno nel promuovere la lettura fin dalla più tenera età e nel creare un angolo accogliente e inclusivo per le famiglie". A contribuire al successo, i volontari che negli anni sono diventati sempre più numerosi. Gli appuntamenti per i 50 anni comprendono iniziative consolidate e nuove proposte, ideate per coinvolgere ogni fascia d’età: dai laboratori per bambini, alle presentazioni di libri, fino a eventi per i residenti della casa di riposo. Il 29 settembre alle 16 in auditorium il brindisi ufficiale del mezzo secolo. "L’obiettivo è rendere queste celebrazioni un momento di condivisione aperto a tutti: ciascuno deve sentirsi parte della storia della biblioteca - conclude Maggioni -. Questo non è solo un edificio pieno di libri: è una casa aperta a chiunque, dove le storie si intrecciano, le idee prendono forma e la città cresce".