MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Migliaia di pesci morti nell’oasi "Piaga dal 2008, si deve fare di più"

L’allarme lanciato dagli ambientalisti dopo l’ennesimo disastro ambientale nella cava di Basiglio. E intanto a Corsico è stata recuperata fauna ittica per 12 quintali, salvata dal Naviglio in secca

di Massimiliano Saggese

È un piccolo grande disastro ambientale quello che si è verificato a Basiglio nella cava e oasi protetta alle spalle di Milano 3. Migliaia di pesci morti per cause ancora da accertare rimasti in parte prigionieri di un collettore che è diventato una trappola mortale. Venerdì per recuperare alcuni quintali di pesci di varie specie autoctone gli addetti ai lavori, una ditta di spurghi, ha dovuto lavorare per molte ore, dal mattino presto fino alle 15. Una storia che si ripete troppo spesso e che decima la fauna ittica di un posto meraviglioso, un laghetto nato da una ex cava e alimentato dall’acqua sorgiva, circondato dal verde e popolato di varie specie di animali volatili che però è di fatto abbandonato a se stesso. Senza controlli se non quelli ad opera dei volontari e dove la violazione delle regole di buon senso è all’ordine del giorno. "Ci siamo accorti che qualcosa non andava il 3 marzo scorso - spiega Tony Bruson, sentinella dell’associazione Parco Sud -. C’era un forte odore di pesce putrefatto e abbiamo verificato. Abbiamo trovato persici, carassi, carpe, avannotti, scardole e altre specie, tutti ammassati in una vasca che raccoglie le acque che arrivano dal laghetto dei cigni di Milano 3 e in parte da un dissabbiatore. I pesci sono attratti in questa vasca che porta ad una condotta a causa della forte pioggia che ha fatto alzare i livelli del lago, hanno trovato un ambiente più caldo e sono rimasti imprigionati. Verosimilmente sono morti per anossia perché in quelle acque arrivano anche inquinanti, sale messo sulle strade in inverno contro il ghiaccio". Non è la prima mattanza di pesci all’Oasi della cava. "Sono molti anni: i primi casi risalgono al 2008 e di esposti come associazione ne abbiamo fatti molti - spiega ancora Bruson -. Qualcosa è stato fatto da allora ma non abbastanza". Sul posto oltre alle sentinelle del verde sono intervenuti le Gev che hanno fatto rapporto, Arpa e Ats. Anche l’amministrazione comunale è intervenuta chiamando, su richiesta delle sentinelle, l’azienda specializzata che ha recuperato 700 chili di pesci morti (riempiendo quattro mini autobotti). Il precedente aveva visto morire 400 chili di pesci.

A Corsico recuperati oltre 12 quintali di pesci dal Naviglio in secca. Proseguono gli interventi per salvare la fauna ittica dai Navigli, a causa dell’asciutta dei corsi d’acqua prevista in questo periodo. Dopo l’operazione a Gaggiano, con il recupero di 70 chili di pesci, gli agenti del Nucleo Ittico Venatorio della Polizia locale di Milano, in sinergia con gli operatori del Consorzio Bonifica Villoresi, hanno salvato 12 quintali di pesci, nel tratto del Naviglio che bagna Corsico. I pesci sono stati reimmessi nel canale scolmatore del Ticino ad Abbiategrasso.