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Quaranta migranti occupano l’ex centro vaccinale in viale Brenta a Milano: “Vogliamo una casa”

L’iniziativa è stata organizzata dal collettivo “Ci siamo” per rivendicare un alloggio dignitoso: “Basta precarietà e discriminazioni basate su un sistema che ci divide in base al documento”

L'ex centro vaccinale in viale Brenta a Milano

L'ex centro vaccinale in viale Brenta a Milano

Milano – Sabato mattina, intorno alle 9.45, una quarantina di migranti ha occupato abusivamente l’ex centro vaccinale di viale Brenta, nella periferia sud di Milano, per rivendicare il diritto a una casa. L’iniziativa è stata organizzata dal collettivo “Ci siamo”, che ha annunciato anche un’assemblea pubblica prevista per le 17, sempre all’interno della struttura.

Bandiere palestinesi

Sul posto sono intervenuti la polizia locale e gli agenti della Digos, ma al momento la situazione si è mantenuta tranquilla, senza episodi di tensione. All’esterno dell’edificio sono state esposte bandiere palestinesi, a sottolineare la dimensione politica e solidale della protesta.

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Le ragioni dell’occupazione

Molti degli occupanti erano stati recentemente sgomberati da altre strutture occupate in città, come una casa in via Esterle e la ex piscina Scarioni in zona Niguarda. “Rifiutiamo il processo di espulsione dalla città delle classi oppresse. L’occupazione serve quindi a esplicitare la necessità di avere un alloggio sicuro e dignitoso per tutte e tutti”, hanno affermato, tra l'altro, gli occupanti.

Critica al sistema di accoglienza

“E rifiutiamo il sistema d’accoglienza – hanno aggiunto – che lascia in condizioni precarie e disumanizzanti le persone: emancipazione significa liberarsi dai ruoli imposti dal capitale; sia che questi siano di genere o di classe, dagli innumerevoli ricatti imposti da un sistema che ci divide in base al tipo di documento o contratto lavorativo”. L’occupazione di oggi si inserisce quindi in una più ampia battaglia contro l’emarginazione sociale e per il diritto alla città.