Il Naviglio Grande, caro al poeta Alfonso Gatto e al giornalista Gaetano Afeltra, scorreva silenzioso e placido con il suo carico di storia e di leggende, mentre sull’alzaia, al numero civico 58, nel cortile della bottega storica “Martin Luciano tutto per operai”, sorta nel 1938, si svolgeva la festosa manifestazione, “Milanesando”, organizzata da Graziana Martin, che con il fratello Paolo conduce l’attività. Inizio poco dopo le 16, con l’esibizione di Fabio Lossani, che alternando le corde della chitarra a quelle del banjo ha suonato e cantato brani di Jannacci e di Giovannino D’Anzi e alcuni composti da lui stesso, evocando il Teatro Carcano. Poi Graziana, con voce ben calibrata, ha ricordato Alda Merini leggendo alcune poesie, e il suo primo incontro con la poetessa, in un bar, per caso: “Era seduta ad un tavolo, mi fissava come volesse esplorare la mia anima, quindi mi fece cenno di avvicinarmi. Così nacque la nostra amicizia”. L’intermezzo poetico, toccante, si è concluso con uno scroscio di applausi; e la scrittrice Cinzia Alibrandi ha presentato il mito del Naviglio, Gigi Pedroli, grande acquafortista, autore di bellissime, divertenti canzoni in dialetto milanese, che ha interpretato con lo stesso Lossani, con il quale ha anche avviato dialoghi improntanti ad una ironia garbata e divertente, mai pungente. Per concludere, l’architetto Maria Antonietta Breda, già docente al Politecnico, e Gianluca Padovan hanno parlato in breve del reticolo di ricoveri antiaerei ancora esistenti a Milano. Numeroso il pubblico, che, prima di uscire, ha ammirato il calendario storico 2024 dei Martin.
Franco Presicci