REDAZIONE MILANO

Milano, Alessia Pifferi riceve una proposta di matrimonio in carcere: “Ti amo, voglio sposarti...”

La donna che sta scontando l’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi avrebbe risposto con un “sì” alle nozze, ma l’avvocatessa della 38enne smentisce. Il 29 gennaio ci sarà la prima udienza del processo d’appello

Alessia Pifferi sta scontando l'ergastolo nel carcere di Vigevano

Alessia Pifferi sta scontando l'ergastolo nel carcere di Vigevano

Milano, 18 gennaio 2025 – “Mi chiedi se ti voglio sposare? La mia risposta è sì! Voglio diventare tua moglie..”. Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo la scorsa primavera per la morte della figlia di 18 mesi, Diana, rinchiusa ora nel carcere di Vigevano, avrebbe ricevuto una proposta di matrimonio da parte di un uomo che si sarebbe follemente innamorato di lei. Questo è quel emergerebbe dalla puntata del programma di Rete 4 “Quarto Grado”, che però è stato smentito questa mattina dal legale della donna, Alessia Pontenani: “Non ci sarà nessun matrimonio”.  E proprio l’avvocatessa sta preparando in questi giorni la prima udienza del processo in Corte d’Assise d’Appello che si terrà a Milano il 29 gennaio.

L'avvocato Alessia Pontenani assieme ad Alessia Pifferi durante un'udienza del processo di primo grado lo scorso marzo
L'avvocato Alessia Pontenani assieme ad Alessia Pifferi durante un'udienza del processo di primo grado lo scorso marzo

“Sono una donna molto premurosa”

Secondo quanto raccontato da “Quarto Grado”, tuttavia, lo scorso 24 agosto 2024 Pifferi sarebbe stata destinataria di una missiva da parte di un uomo follemente innamorato di lei. Al quale, presa carta e penna lo stesso giorno, la 39enne avrebbe risposto con un entusiastico “sì”. “Oggi è anche il mio compleanno – scrive la mamma di Diana, lasciando intendere quanto sia stato un regalo gradito l’invito a convolare a nozze –. Voglio sposarti, voglio diventare tua moglie… Sono una donna molto dolce, solare, affettuosa, premurosa, calda…”. Particolare ancora più agghiacciante, la donna non solo non ha nulla da obiettare ma non è nemmeno scalfita da quanto l’uomo le scrive, motivando la proposta di matrimonio col fatto d’essersi innamorato di lei proprio perché avrebbe ucciso la sua bambina: “Mia cara Alessia, hai fatto bene a lasciar  morire la tua piccola Diana”. Un gesto che, lo scriviamo con orrore, le avrebbe provocato “piacere”: “Per questo mi sono innamorato di te”. Frasi deliranti, che sembrano lasciare indifferente Alessia, che nella risposta aggiungerebbe particolari erotici. "Promettimi amore mio – è quel che chiede la donna al suo spasimante – che mi tirerai fuori da questo orrore, da questo schifo, molto presto”, per poter iniziare “con te una nuova vita. Sei la vita mia. Mi piacciono il mare, la montagna".

Fragilità pericolosa

La legale della donna condannata all’ergastolo a maggio sosterrà davanti ai giudici di Assise la tesi della capacità di intendere e di volere di Pifferi. “Questa donna, ormai quasi quarantenne, ha un deterioramento progressivo delle sue capacità cognitive”, ne è dimostrazione il fatto che si farebbe illudere da qualsiasi squilibrato le scriva frasi deliranti come quelle contenute nella lettera. “E’ una persona estremamente bisognosa di affetto e di amore da ogni parte esso provenga, e questo la rende pericolosa per se stessa".