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San Siro, quattro ragazze prendono a calci e pugni un giovane a terra, arrestate

Un altro episodio di disagio giovanile a due settimane dalla rivolta dei 300 fan di un rapper. Nella baby gang, tre erano minorenni

Un fermo immagine diffuso dalla Polizia in occasione dell'arresto del rapper a San Siro

Milano - Un altro caso di emergenza sociale giovanile a San Siro, emerso a due settimane dai disordini scoppiati il 10 aprile, durante le riprese di un video rap, che avevano spinto gli agenti in assetto anti-sommossa a disperdere 300 giovani, impegnati nel lancio di sassi e bastoni contro le forze dell’ordine. Un evento che aveva portato alla denuncia di 13 ragazzi, tra i quali tre minori. L’ultimo episodio è di qualche giorno fa, ma i particolari sono stati rivelati solo ieri: in piena zona di San Siro vecchia, il quartiere diventato nelle ultime settimane il simbolo del disagio giovanile della nuova banlieue nella periferia nord-ovest milanese.  Quando sono arrivati in piazzale Selinunte gli agenti della polizia di Stato, sono scattati immediatamente per interrompere la violenza, pronti ad usare anche i manganelli in caso di resistenza. Ma la sorpresa è stata immediata. A terra, presa a calci e a pugni con inaudito furore, c’era un ragazzo ormai malconci. Ma gli aggressori, ben mascherati dai cappucci delle felpe, erano quattro ragazze. Un’altra baby gang, insomma, ma questa volta tutta al femminile. Le quattro ragazze, la più grande delle quali ha vent’anni, appartengono a famiglie originarie del Marocco. Secondo la ricostruzione, le quattro bulle viaggiavano sulla linea 5 della metropolitana. Sul vagone, vicino a loro, c’era un ragazzo filippino, che  si è accorto di non avere più il telefonino. Convinto che glielo abbiano rubato, ha accusato proprio le ragazze, che intanto scendevano alla fermata Segesta, inseguendole fino in piazzale Selinunte. Afferrata per un braccio una delle due minorenni, il ragazzo è stato aggredito dalle altre, spinto a terra e selvaggiamente picchiato, fino a procurarsi un trauma cranio facciale. Nel pestaggio avrebbero avuto  un ruolo anche altri quattro uomini, non identificati, secondo la denuncia della vittima. Solo l’arrivo dei poliziotti ha bloccato la furia delle quattro erinni, che sono state arrestate con le accuse di rapina aggravata (poi decaduta per mancanza di prove) e lesioni. Senza la prima accusa, il giudice le ha scarcerate, sottoponendole soltanto all’obbligo di firma.