ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Milano, la bolla gigante dell’affitto: "Troppa domanda, poco stock"

Giordano (Immobiliare.it) spiega l’esplosione dei prezzi della locazione E lancia una stoccata: "Uno spreco il Superbonus, meglio un piano case per tutti"

Il mercato delle locazioni è in netta ripresa a Milano, con una crescita dei prezzi

Milano, 9 agosto 2022 -  Una domanda che si autoalimenta in modo costante, uno stock di monolocali e bilocali piuttosto ridotto, l’assenza di un piano politico di nuovi appartamenti a prezzi popolari ha generato una bolla degli affitti sotto la Madonnina destinata a gonfiarsi ancora di più. Secondo l’Osservatorio semestrale di Immobiliare.it, curato da Immobiliare.it Insights, per affittare una casa a Milano bisogna mettere a budget ben 20 euro al metro quadro. Il raffronto fra il primo semestre 2022 con lo stesso periodo dell’anno scorso mostra significativi aumenti nei prezzi medi con una percentuale a doppia cifra (+11,2%): il trend è in crescita nel secondo trimestre rispetto al primo trimestre di quest’anno (+2,8%). Il report del portale immobiliare segnala pure che lo stock è in calo di quasi il 50% a fronte di una richiesta di immobili in affitto in aumento di quasi il 70% anno su anno.

"A Milano la domanda dell’abitare in affitto è organica e inarrestabile, alimentata da studenti fuorisede, lavoratori e city user che vogliono stabilirsi nella città vibrante e attrattiva. L’offerta per la locazione di tagli piccoli, quelli a cui è interessata la fascia più giovane, è però limitata perché negli anni Sessanta e Settanta il tipico costruito è stato il grande appartamento. L’interesse poi si estende potenzialmente a tutti i quartieri della città, con peculiari caratteristiche e ben collegati. L’alternativa dell’acquisto non è percorribile economicamente né per certezza di volere piantare qui le radici. Questi fattori hanno fatto salire la febbre della locazione dal 2015" afferma Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it. C’è stata solo una breve parentesi di contrazione dei canoni del 30% nel 2020 "ma è stata una situazione temporanea legata allo smart working generalizzato, allo stop delle lezioni in presenza e alla chiusura di bar e ristoranti. Col ritorno ai ritmi lavorativi e sociali del pre-pandemia i canoni sono tornati ai livelli del 2019 e la prospettiva nei prossimi mesi è di nuova risalita". La fuga verso l’hinterland è presa in considerazione da pochi nuclei con più di un figlio che cercano un trilocale nella prima cerchia. "Ma la maggior parte delle famiglie con un solo figlio preferisce rimanere nel capoluogo che ha scuole e servizi al top" chiarisce Giordano.

Purtroppo la bolla non scoppierà a breve. "L’unico modo per controbilanciare la tendenza sarebbe lanciare un piano di case moderne per tutti, con garanzie e sconti per chi volesse acquistare da parte dello stato. Purtroppo il governo ha preferito destinare montagne di miliardi per il Superbonus per ristrutturare i condomini di lusso e villette che non avevano bisogno di aiuti statali". La prospettiva futura è piuttosto inquietante. "Il mercato è avido e tirerà sempre di più. Milano diventerà una città per pochi".