
Milano, confermati due esenzioni Imu per le abitazioni principali dichiarate inagibili
"Le aliquote Imu applicate a Milano quest’anno non variano, quindi le due esenzioni introdotte l’anno scorso restano valide anche per il 2023: una riguarda gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito per scopi istituzionali o no profit, l’altra le abitazioni principali dichiarate inagibili. Vale per tutti i residenti milanesi danneggiati da incendi o esplosioni che hanno reso inutilizzabili le loro case". Lo rende noto l’assessore comunale al Bilancio, Emmanuel Conte (nella foto), confermando che i residenti della Torre dei Moro di via Antonini non dovranno pagare l’Imu, così come coloro che hanno avuto la casa danneggiata dall’esplosione dell’11 maggio scorso nel palazzo all’angolo tra via Vasari e Via Pier Lombardo o dall’incendio del 9 aprile nel palazzo di via Rosa Luxemburg 5. "Una scelta – spiega Conte – che esprime l’opzione di questa amministrazione per l’equità e la visione sociale nella gestione della politica fiscale comunale. Un modo per correggere il paradosso della legge nazionale che, per chi ha perso la prima casa per cause eccezionali, prevede la decadenza del proprio domicilio, ossia uno dei parametri necessari per poter usufruire dell’esenzione da Imu della prima casa, e conseguentemente il pagamento del 50% dell’Imu seconda abitazione". La decisione riguarda potenzialmente 100 nuclei familiari, "ma dipende - spiega Conte - dalle dichiarazioni di inagibilità e dal momento in cui si fa la verifica".
Il Comune avrà un mancato incasso superiore ai 100 mila euro per il 2022. Conte ha poi sottolineato come "sarebbe giusto intervenire modificando la legge nazionale e non lasciare ad ogni singolo Comune l’onere di una modifica ad hoc valida solo all’interno del proprio municipio".