Milano, l’eccidio di piazzale Loreto del 1944: l'assessore Sertori si “dimentica” dei fascisti e scatena l’ira dei partigiani

L’esponente della Giunta Fontana durante la cerimonia parla di “forze di occupazione straniera”, poi sulla sua pagina Facebook corregge il tiro: “Furono fucilati da un plotone di fascisti e SS. Io sono antifascista e non ho problemi a dirlo”

Inaugurata questa mattina una lapide in memoria dei 15 martiri uccisi ottant'anni fa dai nazifascisti

Inaugurata questa mattina una lapide in memoria dei 15 martiri uccisi ottant'anni fa dai nazifascisti

Milano, 10 agosto 2024 – È stato commemorato questa mattina l'eccidio del 10 agosto 1944 di piazzale Loreto da cui sono passati ottant’anni esatti. E, visto il tema, non sono ovviamente mancate le polemiche. A cominciare dal riferimento indiretto al generale Roberto Vannacci, del presidente dell'Anpi provinciale di Milano, l’Associazione dei partigiani, Primo Minelli, che senza citarlo ha parlato di chi “inneggia alla Decima Mas nel silenzio di quasi tutte le istituzioni. Abbiano invece il coraggio di rinnegare il passato”. O come quella relativa all'assessore regionale alla Montagna e agli Enti locali, il valtellinese Massimo Sertori, che durante il suo discorso ha parlato di 15 uomini fucilati da “forze di occupazione straniera”. Lo stesso Sertori, su Facebook, in un post ha poi “corretto il tiro” e fatto poi riferimento a “quindici patrioti partigiani fucilati da un plotone di militi fascisti e SS” e rispondendo a una domanda della Testata giornalistica regionale della Rai (Tgr), ha affermato: “Io sono antifascista, non ho  problemi a dirlo”. 

L'assessore regionale Massimo Sertori questa mattina in piazzale Loreto
L'assessore regionale Massimo Sertori questa mattina in piazzale Loreto

La commemorazione ottant’anni dopo

Era il 10 agosto del 1944 quando quindici partigiani furono prelevati dal carcere di San Vittore e portati in piazzale  Loreto, dove vennero fucilati da un plotone di fascisti e SS. I loro corpi furono lasciati sulla strada fino al tardo pomeriggio, con l'intento di terrorizzare la popolazione e spezzare la volontà di chi lottava per la libertà. Alla cerimonia in onore dei martiri hanno preso parte anche la vicesindaco Anna Scavuzzo e figli e nipoti delle vittime dell'eccidio di ottant'anni fa, i cui volti sono stati ritratti dalla sezione 10 agosto 1944 ed esposti in piazzale Loreto. “Non li abbiamo mai dimenticati” il messaggio dell'Anpi provinciale di Milano. “Oggi più che mai ci eravamo impegnati a celebrare con attenzione questa data – queste le parole di Scavuzzo – perché queste occasioni sono anche l'occasione per fare tutti un passo avanti. Come città ci impegniamo a accogliere quell'eredità morale che sentiamo oggi così attuale così importante. Un'eredità morale che ci lasciano i quindici patrioti italiani che furono assassinati dai fascisti, quindici italiani che non avevano altra colpa se non quella di amare il proprio paese e la propria libertà”.