REDAZIONE MILANO

Milano, travolta sulla ciclabile di via Comasina: trovato il tir, gomma sequestrata. Il camion ripreso da una telecamera dopo aver investito una donna in monopattino

Era in un centro revisioni di Orio al Serio: indagini sullo pneumatico e verifiche su chi fosse alla guida. Il mezzo pesante è l’unico a essere passato sotto l’occhio elettronico nei minuti successivi all’impatto.

I rilievi degli agenti della polizia locale sul luogo dell’incidente

I rilievi degli agenti della polizia locale sul luogo dell’incidente

Milano, 18 gennaio 2025 – Una telecamera posizionata in un punto lontano dal luogo dell’impatto ha ripreso il passaggio del camion nei minuti immediatamente successivi all’incidente. Nel lasso di tempo compatibile con l’orario dell’investimento, quello è l’unico mezzo pesante censito dall’occhio elettronico posizionato lungo il possibile tragitto percorso. Da qui il forte sospetto che sia stato proprio quel veicolo a travolgere otto giorni fa una trentaseienne che stava percorrendo in monopattino la pista ciclabile di via Novate: la donna è stata sbalzata sull’asfalto, all’altezza della fermata dell’autobus, riportando traumi alla gamba sinistra e finendo al Niguarda in condizioni per fortuna non gravi. 

In trappola

Ieri mattina, gli agenti del Radiomobile della polizia locale, specializzati nella caccia ai pirati della strada, hanno rintracciato il camion, intestato a una ditta privata, in un centro di revisioni di Orio al Serio, in provincia di Bergamo: stando a quanto risulta al Giorno, i ghisa hanno sequestrato uno degli pneumatici, quello che potrebbe essere entrato in contatto con la trentaseienne; ora verrà passato al setaccio dagli esperti della sezione investigazioni scientifiche per trovare tracce sulla gomma ed eventuali segni compatibili con l’impatto.

L’indagine

Il passaggio successivo sarà quello di verificare chi fosse alla guida del tir alle 8.45 dello scorso 10 gennaio: quasi certamente, l’autista non si è accorto dell’investimento e ha proseguito la corsa come se nulla fosse accaduto. Un’ipotesi che avrebbe trovato conferma anche nelle prime parole della donna travolta, che dovrà sporgere querela per le lesioni stradali riportate in via Novate. 

Un caso diverso, insomma, dai tre precedenti andati in scena nel giro di pochi giorni a dicembre. La mattina dell’11, la trentaquattrenne peruviana Rocio Espinoza Romero è stata investita e uccisa dal camion guidato da Francesco Monteleone mentre stava spingendo il passeggino con i due figli di un anno e mezzo (da lei salvati con una spinta per evitare che finissero sotto le ruote del tir); l’autista è ripartito dopo alcuni secondi, dirigendosi prima al Palalido e poi in una cava di Arluno, salvo essere identificato e arrestato dai ghisa nel giro di qualche ora.

Pirati rintracciati

Stesso copione sei giorni dopo, quando la Q3 bianca guidata dal dirigente comunale Angelo Z. ha travolto una carrozzina con una bambina di 3 anni spinta dalla mamma trentunenne sulle strisce all’angolo tra piazza Durante e via Casoretto; il sessantatreenne è stato bloccato e ammanettato dopo sette ore in una traversa di via Gioia. Tre giorni dopo, in via De Nicola, la Peugeot dal sessantunenne egiziano Sabri El Naggar ha investito una donna di 39 anni e il figlio tredicenne in carrozzina, scaraventandoli a terra; l’automobilista è sceso dalla macchina, ha girato il corpo della mamma per accertarsi delle sue condizioni ed è scappato. La fuga è durata un’ora e mezza: l’uomo è stato trovato a casa, a poche centinaia di metri dal punto d’impatto. “Un plauso ai colleghi, che ancora una volta hanno effettuato gli accertamenti in maniera impeccabile – il commento del segretario del Sulpl Daniele Vincini –. Un modus operandi che abbiamo costruito negli anni e che continua a dare risultati”.