ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Milano Innovation District. Dove sorgeva l’Expo cresce a pieno ritmo il West Gate degli uffici

L’ecosistema urbano futurista e green occupa un’area di 300mila metri quadri. I lavori avviati a dicembre 2023 dovrebbero terminare a gennaio 2026.

Milano Innovation District. Dove sorgeva l’Expo cresce a pieno ritmo il West Gate degli uffici

L’ecosistema urbano futurista e green occupa un’area di 300mila metri quadri. I lavori avviati a dicembre 2023 dovrebbero terminare a gennaio 2026.

Nel cantiere dove si sta realizzando il MoLo, acronimo di “Mobility and logistic hub“, il 90% delle opere in cemento armato è stato completato e si lavora per la parte prefabbricata dell’edificio. Poco distante, nel cantiere Horizon (progettato da Piuarch e Waugh Thistleton Architects), proprio ieri mattina c’è stata la gettata di calcestruzzo per completare il solaio del podium. Poi anche qui, ultimati i primi due piani, gli altri sei piani saranno realizzati in legno. "È stato scelto il legno come materiale principale nella costruzione della struttura in quanto è considerato il materiale “carbon neutral“ per eccellenza", spiega Maria Beatrice Guglielmi, project manager Construction Horizon. Siamo nel West Gate, ossia nell’area occidentale di Mind, il distretto dell’innovazione che sta sorgendo tra Milano e Rho, dove una volta c’erano i padiglioni Expo. Un’area di 300mila quadrati dove Lendlease, gruppo internazionale di real estate e investimento, sviluppo e rigenerazione urbana, sta costruendo gli edifici destinati a uffici, laboratori, parcheggi multipiano e spazi commerciali.

Un ecosistema urbano futurista e green. I lavori sono iniziati a dicembre 2023 e si dovrebbero concludere per gennaio 2026. Le gru in movimento che si possono vedere passando accanto a Mind non bastano per rendere l’idea di quello che succede nei due cantieri. Ieri abbiamo fatto un sopralluogo, insieme al sindaco Andrea Orlandi, all’assessore all’urbanistica Edoardo Mariani e al presidente della commissione Mind, Fulvio Caselli. La progettazione architettonica esecutiva e costruttiva è affidata a Dvarea. "Nel cantiere del MoLo (progettato da Andrea Nonni, MAD Architects e altri) lavora un centinaio di operai, l’edificio è lungo 170 metri e largo 50 metri, rappresenterà il cuore pulsante di Mind perché fornirà energia all’interno distretto – dice Filippo Tori, development director Mind Lendlease –. Qui sorgerà infatti l’energy center e ci sarà la copertura termica con pannelli fotovoltaici. Ma questo è anche il mobility hub, ci saranno un parcheggio multipiano con 1.792 posti auto tra pubblici e privati, nel piano interrato. Quattro piani di uffici e un centro commerciale". A metà dell’edificio il Common ground, una galleria di passaggio, un elemento pensato per unire la città di Rho al distretto dell’innovazione. Sarà la quinta porta d’accesso a Mind, punto di partenza per chi arriva dalla città, dove lasciare la macchina prima di percorrere il Decumano, a piedi o con mezzi green.

Operai al lavoro anche nel cantiere dove sta sorgendo Horizon, un edificio flessibile e polivalente, otto piani destinati a uffici, progettato con materiali all’avanguardia. Per più della metà gli spazi sono già stati affittati ad aziende del settore della construction tech. "Questo è un edificio candidato per ottenere la certificazione Well Gold (si riferisce alla salute e al benessere di chi lavora in questi spazi), per esempio le scale dell’edificio saranno più visibili degli ascensori per spronare le persone a fare movimento – conclude Guglielmi – e per l’attestato di sostenibilità Leed Platinum". Qui lavorano 60 operai, ma nella fase successiva diventeranno 200. La costruzione della parte in legno inizierà a novembre. Complessivamente negli uffici lavoreranno tra le 1.500 e le 2.000 persone. A metà dell’edificio è già visibile lo spazio che sarà destinato al Common ground, una galleria con diverse funzioni aperta anche a chi non lavora direttamente negli uffici per offrire occasioni di incontro e socialità.