MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, gli insegnanti di sostegno? “Un miraggio”. La protesta dei genitori della scuola Visconti al Gallaratese: “Solo cinque docenti, impossibile coprire tutte le ore”

La rabbia delle famiglie: “Non si tratta solo di salvaguardare i nostri bambini, ma un intero sistema educativo”. Su Change.org la petizione rivolta al ministro Valditara ha raccolto 29mila firme

Milano, 5 ottobre 2024 – ​​​“Molti docenti mancano e, quelli che ci sono, devono dividersi tra più bambini. Il risultato? Diritti negati, in primis quello allo studio”. Sono sul piede di guerra mamme e papà di alunni con disabilità che a quasi un mese dall’inizio della scuola aspettano gli insegnanti di sostegno, non ancora nominati o insufficienti a coprire tutte le ore di cui i loro figli necessitano. Ieri pomeriggio una rappresentanza si è radunata fuori dalla primaria di via Visconti dell’Istituto comprensivo Borsi, al Gallaratese, per puntare i riflettori sul problema: “Chiediamo di essere ascoltati, ci rivolgiamo ai Ministeri dell’Istruzione e della Disabilità e al Provveditorato, perché trovino soluzioni: una situazione disastrosa come quest’anno non l’abbiamo mai avuta”, denunciano. “Nella nostra scuola – sottolinea Rita Bai – al momento ci sono solo 5 insegnanti di sostegno per 15 bambini che ne hanno diritto. Io ho un figlio in terza, con un disturbo oppositivo provocatorio. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ha avuto il suo docente che però coprirà solo 16 ore su 22 e deve seguire anche altri ragazzini. Nella stessa classe ci sono sei alunni con disabilità e appena tre docenti di sostegno. Senza contare che le figure degli educatori sono inesistenti. Va peggio al primogenito, che frequenta il primo anno delle medie e ha un deficit di attenzione: ancora aspetta l’insegnante”.

Il fatto che gli insegnanti scarseggino viene sottolineato anche da Natalia Crupi, che ha un figlio in terza, “con una disabilità lieve – spiega –, disturbo da deficit di attenzione. Ha diritto a 11 ore di sostegno ma al momento ne vengono coperte meno della metà. A noi genitori è stato detto che non ci sono fondi sufficienti a pagare tutti i maestri di cui c’è bisogno: possibile? Sarebbe gravissimo. I dirigenti scolastici e gli altri docenti fanno il possibile per sopperire alle mancanze, ma non basta”.  

“Il disagio c’è per tutti”

Clorinda Esposito, mamma di una bimba di quarta con una disabilità comportamentale, ha promosso la manifestazione. “Il problema riguarda i nostri bambini ma non solo, perché il disagio esiste per tutti. Senza contare che alcune cattedre sono ancora scoperte. Ci è stato detto che la palla, adesso, passa ai dirigenti scolastici: ma ci sono passaggi e tempistiche precise, per gli interpelli. E i tempi si allungano”. Intanto la petizione promossa da Imma Audino, mamma milanese, che chiede “sostegno dall’inizio dell’anno per bimbi e ragazzi disabili” (su Change.org) rivolta al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e alla ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, ha raggiunto quasi 29mila firme.