
Il murales ha un'estensione di 30 metri e non passa inosservato
Milano, 23 aprile 2025 – Un murale di 30 metri. È concepito come una narrazione per immagini, in forma di strisce a fumetti. Lo stile è stato scelto per il linguaggio popolare. Da sinistra si possono vedere alcune scene di partigiani in montagna; c'è Milano sotto la neve, il secondo fronte della Resistenza. C'è quello dei combattenti delle valli, degli altopiani e delle Alpi, dove nacquero le repubbliche partigiane, c'è quello della Resistenza in città dove agiva il Fronte della gioventù, la più estesa organizzazione dei giovani impegnati nella lotta di liberazione. In occasione delle celebrazioni per l'80esimo anniversario della Liberazione, è stato inaugurato questa mattina a Milano, in piazza Occhialini, il murale "I ragazzi di via Botticelli".

Il ricordo di un eccidio
Erano presenti Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano, Elena Buscemi, presidente del Consiglio comunale, Caterina Antola, presidente del Municipio 3, Silvia Romani, delegata ai rapporti con l'editoria e al public engagement dell'Università di Milano, Walter Contipelli del collettivo artistico Orticanoodles e Serafino Sorace, presidente dell'associazione OrMe, Ortica Memoria. L'opera (le foto sono di Valeria Abis e Alessio Perboni) è dedicata alla memoria di quattro ragazzi di 16 e 18 anni, Tullio Di Parti, Giancarlo Tonissi e Orazio Maron e Giuseppe Bodra, che furono uccisi il 6 gennaio 1945 a Milano, per essere stati combattenti per la libertà e antifascisti.

L'opera è dedicata alla loro memoria. Di Parti, Tonissi, Maron e Bodra, i primi tre sedicenni, il quarto diciottenne, erano sospettati di attività patriottica per aver distribuito volantini al cinema Pace di corso Buenos Aires. Il murale rappresenta uno dei tanti episodi di brutale e cieca violenza di cui si macchiarono i fascisti negli anni della Repubblica di Salò.

La citazione
L'episodio è stato raccontato di recente da Antonio Scurati in "M. La fine e il principio", l'ultimo volume della saga dedicata a Benito Mussolini. "Con questo nuovo murale vogliamo donare alla città di Milano, medaglia d'oro alla Resistenza, un'opera che racconti la sua storia – ha detto Serafino Sorace, presidente dell'associazione OrMe –. Per ricordare ogni giorno a chi passeggia e vive questa piazza che è stata teatro di un tragico episodio della violenza nazifascista contro ragazzi giovanissimi, ma anche un simbolo della lotta che ha portato alla Liberazione e alla rinascita dell'Italia".

Risposta corale
"L'amministrazione comunale è orgogliosa di questo momento – ha aggiunto la presidente del Consiglio Buscemi – proprio perché coinvolge tante realtà della nostra città, dai municipi all'Università, dall'Anpi alle associazioni del quartiere ed è un importante esempio di come si possa lavorare sui temi della memoria tutti insieme, sapendo che la memoria è veicolo di verità sul passato e strumento di maggiore consapevolezza per il nostro presente". Piazza Occhialini è uno dei luoghi della Resistenza e della Liberazione a Milano presenti nella mappa "80 luoghi x 80 anni di libertà".