È in cantiere la prima scuola media “Dada“ di Milano: debutterà nella secondaria di primo grado San Gregorio e in una prima elementare di via Casati già dal mese di settembre del prossimo anno. E l’obiettivo è completare la sperimentazione, con il metodo a regime in tutto l’istituto comprensivo Galvani nell’anno scolastico 2025-26.
"Faremo parte anche noi della rete nazionale delle scuole Dada – annuncia la preside, Anna La Rocca –. L’acronimo Dada sta per ’Didattiche per ambienti di apprendimento’. Non saranno più i docenti a entrare nelle singole classi, alternandosi, ma gli alunni a muoversi negli spazi. Si educa all’autonomia, al cambiamento e alla responsabilità". Alla base della nuova sperimentazione ci sono i progetti già avviati dal Galvani, dal Pcto con i ragazzi delle scuole superiori milanesi all’Erasmus degli insegnanti e del personale scolastico, che insieme alla preside hanno osservato ed esplorato i metodi finlandesi e irlandesi. "Al loro approccio laboratoriale abbiamo voluto coniugare il valore aggiunto della scuola italiana, che è molto inclusiva e attenta ai contenuti del sapere – prosegue la dirigente scolastica –. Abbiamo trovato la giusta sintesi nella proposta didattica della rete “Dada“, nata nel 2015 da Lidia Cangemi e Ottavio Fattorini, che ci seguono nel processo di costruzione". Ci sono stati i primi sopralluoghi e i docenti si stanno già formando: la proposta verrà presentata alle famiglie in occasione dei prossimi open day. "Partiamo da San Gregorio perché vogliamo rilanciare questa scuola", sottolinea ancora Anna La Rocca.
"Gli spazi non sono neutri – aggiunge la vicepreside Sabina Donghi –: ci saranno aule tematiche di italiano, di matematica, di arte ma non solo. Anche i corridoi, i gradini, le pareti avranno valenza didattica. È la prima scuola secondaria di primo grado di Milano ad aderire a questo modello, che è più diffuso alle superiori. Ma è stata dimostrata la valenza positiva anche per gli alunni più piccoli, del primo ciclo". A coordinare il gruppo di lavoro dell’istituto comprensivo Galvani è la professoressa Lucia Boggia. "Ci stiamo preparando all’avvio della sperimentazione, studiando il progetto e visitando le altre scuole che aderiscono alla rete – racconta –. Oltre alla formazione dei docenti stiamo già cominciando a progettare gli spazi. Abbiamo la fortuna di avere all’interno del corpo docente architetti e figure professionali di alto livello che ci stanno aiutando in questo processo. Ci stiamo mettendo in gioco per supportare l’apprendimento dei nostri ragazzi, che si potranno immergere sempre più nella materia". Anche l’aula parlerà agli alunni e nei prossimi step si coinvolgeranno le famiglie e il territorio. "Sarà una scuola sempre più aperta e daremo slancio anche ai nostri progetti di outdoor education".