MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, ogni tre giorni un’auto gialla distrutta

A Niguarda l’officina di riparazione di Share’ngo. "Troppe vetture"

L'officina in zona Niguarda

Milano, 11 maggio 2019 - Leve spezzate, vetri rotti, tablet sfondati. Ma anche carrozzerie prese a calci, sedili bucati e fanalini frantumati. È capitato perfino di trovare escrementi spalmati sugli sportelli. Sono alcuni degli atti vandalici che quotidianamente colpiscono le auto elettriche Share’ngo del car sharing a flusso libero, una flotta di 700 veicoli con la caratteristica livrea gialla, a Milano da quattro anni. Ogni anno, spiega l’azienda, i mezzi colpiti in città sono tra 100 e i 120, più del 14% del totale. Vuol dire una decina al mese; e nell’arco di 30 giorni almeno tre auto vengono distrutte al punto da non rendere conveniente la riparazione, di conseguenza devono essere tolte dal parco auto. Le zone più colpite? Niguarda, Isola, Gallaratese, Quarto Oggiaro, Gratosoglio e Rogoredo.

La periferia nord è in testa in questo primato ben poco felice, ma anche i quartieri a sud e a nord ovest sono bersagliati. E questo succede soprattutto nei weekend e di notte. Le macchine malconce vengono portate in un’officina per la riparazione, una sorta di “centro di prima accoglienza” in via Guido Da Velate al quartiere Niguarda, dedicato al recupero delle auto vandalizzate o rovinate da incidenti. Se i danni sono rilevanti e serve un intervento più incisivo, il mezzo viene trasferito a Livorno dove esiste un centro più attrezzato. Nelle ultime settimane, ai cittadini di via Guido Da Velate e dintorni non è sfuggito un «tappeto di auto gialle» più corposo del solito. Tutte ammaccate o comunque da riparare. Una situazione segnalata sulla Social street (pagina Facebook) “Non sei di Niguarda se...” con oltre 3.700 iscritti. «Volevo segnalare che via Guido da Velate – si legge – si è trasformata in uno sfasciacarrozze a cielo aperto delle macchinette elettriche gialle». Il disagio segnalato riguarda soprattutto lo spazio “invaso” dalle auto del car sharing, che toglierebbero aree di parcheggio a residenti, lavoratori, fornitori e clienti delle attività vicine. I cittadini contestano «occupazione di suolo pubblico e degrado», spiegando di aver segnalato il caso alle autorità e di essere in attesa di interventi. «Abbiamo contato oltre 100 auto gialle parcheggiate...».

Share’ngo risponde che si sono accumulati veicoli in più nelle ultime settimane per via del lungo ponte tra Pasqua e il Primo maggio. Ma non ci sono solo i vandali a ostacolare il servizio del car sharing: pure gli automobilisti incivili fanno la loro parte. Basti pensare a chi parcheggia nelle “isole digitali”, gli spazi che in città sono riservati alla ricarica elettrica delle auto. Si crea un effetto domino: il parcheggio abusivo non consente di ricaricare le macchine, di conseguenza il servizio ne risente. Così si fermano pure le auto “scariche”, insieme a quelle vandalizzate.