NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, omicidio all’Arco della Pace: domestico strangolato e ucciso dal ladro sorpreso a rubare nella villa di lusso

Furto e delitto choc a Pasqua in una dimora di via Randaccio. Il proprietario israeliano ha trovato a terra il corpo esanime del filippino di 61 anni, Angelito Acob Manansala, e il ladro a rovistare: lo ha chiuso dentro casa e ha chiamato la polizia. Arrestato 28enne gambiano

Milano, omicidio all’Arco della Pace: domestico strangolato e ucciso dal ladro sorpreso a rubare nella villa di lusso

Milano, 20 aprile 2025 – Il colpo in abitazione nella domenica di Pasqua. Il ladro che non fa i conti con la presenza inattesa del domestico di casa. La colluttazione, le mani al collo e lo strangolamento. L'arrivo del proprietario dell'appartamento in zona Sempione e l'allarme al 112. È questa al momento la ricostruzione dell'omicidio avvenuto nel tardo pomeriggio del 20 aprile 2025 in una villa di via Randaccio, a due passi dall'Arco della Pace: il presunto ladro e assassino, un ventottenne gambiano regolare e con alcuni precedenti di polizia, è stato sottoposto a un provvedimento di fermo dagli agenti dell'Ufficio prevenzione generale della Questura. La vittima è un sessantunenne filippino, Angelito Acob Manansala, che lavorava nella dimora di un cinquantunenne israeliano legato a un'istituzione che raccoglie fondi in tutto il mondo per sostenere il suo Paese. 

Via Randaccio è una strada a senso unico che collega via Canova e via Massena, a ridosso di corso Sempione
Via Randaccio è una strada a senso unico che collega via Canova e via Massena, fra l'Arco della Pace e corso Sempione

Il rientro a casa 

È stato proprio l'uomo, attorno alle 18, a scoprire l'accaduto, dopo essere rientrato a casa al termine di un periodo di ferie: aperta la porta, si è trovato davanti il domestico a terra, probabilmente già privo di vita; nell'appartamento c'era anche uno sconosciuto, che stava rovistando nelle stanze a caccia di soldi o preziosi da rubare. A quel punto, il cinquantunenne ha richiuso la porta per mettere in trappola il centrafricano – Dawda Bandeh, il suo nome – e ha subito contattato la centrale operativa di via Fatebenefratelli per dare l'allarme. 

L'omicidio è avvenuto in via Randaccio, nelle vicinanze dell'Arco della Pace. Sul posto la Scientifica della polizia
L'omicidio è avvenuto in via Randaccio, nelle vicinanze dell'Arco della Pace. Sul posto la Scientifica della polizia

Le manette 

Quando sono arrivati in via Randaccio, Bandeh era ancora lì: è stato bloccato e ammanettato. Niente da fare per Acob Manansala, di cui è stato purtroppo dichiarato il decesso: stando alle prime informazioni, sarebbe stato strangolato. Sul posto anche gli specialisti della Scientifica per trovare tracce che possano aiutare le indagini: l'ipotesi più verosimile è che il ladro abbia forzato una porta o una finestra e si sia trovato davanti il domestico; a quel punto, l'avrebbe aggredito, mettendogli le mani al collo e uccidendolo. Conferme a questa possibile dinamica dovranno arrivare anche dall'autopsia.

L'intervento della polizia sul luogo del delitto
L'intervento della polizia sul luogo del delitto

Lo scenario 

La casa in cui è avvenuto l'omicidio si trova all'angolo tra via Randaccio e via Massena: tutto sarebbe avvenuto al piano rialzato di una villetta che si sviluppa su tre piani, circondata da un muretto di cinta alto circa due metri. Il gambiano potrebbe averlo scavalcato dal lato di via Massena per entrare all'interno del perimetro della dimora, che si trova all'inizio di una stradina che porta in via Canova. Una stradina su cui si affacciano diverse villette private con piccoli giardini.

La villa è dotata di un circuito interno di videosorveglianza. Gli investigatori stanno analizzando le immagini registrate dalle telecamere, che presidiano anche il giardino, per trovare riscontri alla prima ricostruzione della dinamica. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero di turno Andrea Zanoncelli.