
Mensa scolastica a Milano
Milano – Le dimissioni del numero uno di Milano Ristorazione sono state "un fulmine a ciel sereno": molti politici e genitori delle commissioni mensa attendono la relazione in Consiglio comunale della vicesindaco Anna Scavuzzo prima di commentare.
Intanto la lettera di Bernardo Notarangelo sui social continua a raccogliere reazioni tra chi chiede un ripensamento (e che "il Comune respinga le dimissioni") e chi apprezza: "In un Paese dove nessuno si dimette mai e mai ammette le proprie responsabilità, chapeau".
"So che non è il momento per proclami trionfalistici, o per decantare le virtù delle carote alla julienne a chi rimpiange il vitellone o sogna le patatine fritte. Posso solo augurare a chi prenderà il mio posto di proseguire con successo nel cammino non facile, specie in una società pubblica, teso a coniugare tensione verso il risultato, giustizia, trasparenza nelle scelte, riconoscimento del merito, rigore formale", scrive Notarangelo, aggiungendo che "se poi il mio successore riuscisse anche a fare amare i broccoli e le zucchine, avrà ottenuto un risultato immenso".
In un settore dove le polemiche spesso sono all’ordine del giorno. C’erano una volta le polpette di merluzzo che scatenarono proteste a colpi di petizioni. "La guerra delle polpette", con centinaia di genitori che si auto-organizzarono chiedendo in massa il menu bianco, è stata rievocata quest’anno alla scuola Giusti con lo ‘sciopero della carne’ per contestare il livello di cottura.
L’ultima indagine sul gradimento delle mense scolastiche era stata presentata a giugno del 2022 su un campione di 2.900 bambini, più gli insegnanti ai quali erano stati aggiunti i risultati di 12.108 questionari con le risposte dei genitori (ne erano stati spediti oltre 41mila). Il cibo è buono? La domanda clou: il 35% dei bimbi aveva risposto "di solito sì", il 26% "molto", per il 25% "poco" e per il 14% "per niente".