"Cantieri fermi e attività commerciali ormai vicino all’emergenza". ConfCommercio Alta Brianza lancia il grido d’allarme sull’attuale situazione dei lavori per la realizzazione della nuova tranvia "Milano-Seregno". Per i rappresentanti di categoria, riuniti ieri nella sede di Desio, sta diventando sempre più concreto il rischio di danni e di chiusure dei negozi, "se si dovesse protrarre a lungo lo stallo dei cantieri della metrotranvia", come hanno ribadito in un comunicato. La richiesta è chiara: "subito i ristori e chiarezza sui tempi dei lavori". Nei fatti, i cantieri della tranvia sono stati aperti più di un anno fa ma "in sostanza fermi. Solo lavori sporadici, con pochissimi operai all’opera, e l’incubo per le imprese è diventato una drammatica realtà", precisa ConfCommercio Alta Brianza. Sulla tratta della tranvia di 14 chilometri, da Milano e Bresso fino a Seregno, lo stato di difficoltà riguarda centinaia di attività: 105 solo a Bresso in via Vittorio Veneto, 51 a Cusano in via Sormani, 62 a Nova Milanese nelle vie Garibaldi e Diaz, 57 a Desio in via Milano e 108 per le vie Garibaldi e Italia.
Complessivamente, però, il numero cresce, se si tiene conto anche delle imprese dei servizi in tutti i Comuni attraversati dalla Milano-Seregno: fino a 5.300 tra aziende del commercio e, appunto, dei servizi. L’associazione di categoria chiede alle istituzioni di intervenire con rapidità, "come avevamo già proposto - conclude Marco Barbieri, segretario generale ConfCommercio Milano, Lodi e Monza – trovando risorse e aprendo bandi specifici con ristori per quelle imprese maggiormente coinvolte dalla vicinanza dei cantieri: ci sono gli esempi di Milano con i cantieri della metropolitana". Giuseppe Nava