Milano - Il giorno dopo il raid degli attivisti ambientalisti di Ultima generazione all’Arco della Pace si fa la conta dei danni. Gli enti comunali hanno iniziato a studiare il piano e le metodologie con cui ripulire l’arco inaugurato a inizio 800 dalla vernice spruzzata durante la protesta dei giovani ambientalisti. E, come accaduto in occasione dell’azione sulla statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo, le operazioni saranno più complicate (e dispendiose) del previsto.
"Purtroppo in seguito ad un'analisi più approfondita e al sopralluogo avvenuto nel pomeriggio di oggi all'Arco della Pace, a cui hanno partecipato gli uffici della soprintendenza della Città metropolitana di Milano e i tecnici del Nuir del Comune di Milano, è emersa la necessità di un accurato intervento di restauro per rimuovere la vernice dalle superfici del monumento".
Lo rende noto il Comune di Milano che, dopo l’azione degli attivisti di Ultima Generazione che hanno imbrattato con vernice arancione il monumento, spiega: "Contrariamente ad alcune prime valutazioni non sarà quindi possibile procedere con un semplice intervento di idropulizia. Come previsto sarà la soprintendenza di Milano a gestire le operazioni di pulizia e restauro dell'Arco della Pace".