
Nuovi limiti imposti ai venditori di street food nelle strade milanesi
Milano – Lo scorso marzo il Consiglio del Municipio 1 aveva approvato una delibera in cui chiedeva al Comune di rivedere le regole per le postazioni dello “street food’’, il cibo da strada, perché la collocazione dei baracchini creava conflitto tra gli stessi operatori e problemi per pedoni e disabili. Un richiamo all’ordine che non è passato inosservato, tanto che venerdì scorso la Giunta comunale ha dato il via libera a una revisione delle regole per chi vuole vendere cibo da asporto nelle postazioni nel centro storico della città.
Nel mirino dell’esecutivo di Palazzo Marino è finita la possibilità da parte degli operatori di individuare liberamente la postazione dove collocarsi per un massimo di due ore. Una regola che ha determinato liti tra gli stessi commercianti e difficoltà da parte della Polizia locale a effettuare i controlli. Il risultato finale, contenuto nella delibera di Giunta, prevede di "modificare le modalità di regolazione dell’attività individuando postazioni fisse preliminarmente assentite sotto l’aspetto viabilistico, del decoro e della compatibilità con il contesto di riferimento, prevedendo che i soggetti muniti di permesso possano occupare le stesse a rotazione, secondo un calendario prestabilito".
Il documento aggiunge che "tale modalità permetterà di agevolare l’identificazione degli operatori in fase di controllo". La delibera, inoltre, stabilisce che "sarà consentito il rilascio di un numero massimo di 50 autorizzazioni/permessi per un periodo massimo di 5 anni". Attenzione, però. Perché prima di arrivare a quota 50 autorizzazioni, il Comune procederà con una fase preliminare in cui "tenuto conto della nuova modalità di esercizio proposta e dell’alto tasso di abbandono registrato tra i possessori del permesso che oggi vede attivi solo 20 operatori, si procederà all’individuazione di un numero massimo di 30 permessi. L’eventuale avviso pubblico per l’individuazione dei destinatari degli ulteriori 20 permessi, nel limite del contingente massimo, sarà esperito non prima di 12 mesi dalla pubblicazione del primo avviso e solo in esito alle valutazioni in ordine all’impatto viabilistico da effettuarsi congiuntamente alla Polizia Locale e al Municipio 1".
Sono previsti requisiti di ecosostenibilità per ottenere un’autorizzazione per posizionare la posizione di street food nel centro della città: i mezzi dovranno avere una propulsione con motore elettrico o con pedalata semplice e/o assistita (Epac - Electric assisted cycle). Quanto al cibo, i commercianti di street food dovranno privilegiare "i prodotti della tradizione e della cultura italiana, lombarda e milanese", prodotti Dop, Igp e Stg.