
Una scuola imbrattata
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A volte , neppure questo basta: in via Livigno, ad esempio, al Marelli, le barriere esterne sono diventate una lavagna permanente. All’istituto tecnico industriale Ettore Conti e al vicino liceo scientifico Vittorio Veneto, i vandali si sono spinti oltre rovinando pezzi di street art e violando una regola non scritta dei graffitari: i “pezzi’’ di altri non si toccano. Coperti di scritte, il liceo scientifico Volta di via Benedetto Marcello, l’istituto Pasolini all’Ortica e l’Ipsia Settembrini di via Narni 18 a Crescenzago. E sono solo alcuni esempi. Tra le scuole che si salvano figurano il liceo classico Parini, di via Goito, lo scientifico Bottoni in via Mac Mahon, il musicale di via Conservatorio, le cui facciate non hanno scarabocchi né scritte evidenti. Il report è del Coordinamento comitati milanesi, che ha verificato lo stato dei muri esterni di tutte le 176 scuole secondarie di secondo grado di Milano: 87 (49%) statali e 89 (51%) paritarie. Delle paritarie, "solo" 14 (16%) sono risultate imbrattate. Delle statali, 41 (47%) sono state "battezzate" dai vandali, di solito appartenenti a crew (bande) territoriali. E, spesso, dei muri puliti grazie all’intervento di cittadini-volontari, sono stati nuovamente sporcati. Questi sono i dati a neanche due settimane dalla ripresa delle lezioni.
Per lanciare un segnale di attenzione al fenomeno, domani dalle 9 alle 13 verranno cancellate oltre 500 scritte vandaliche, anche messaggi di protesta contro la dad (che adesso vanno per la maggiore, insieme a quelli di carattere politico), sui muri esterni dell’Istituto tecnico Pier Paolo Pasolini di via Bistolfi 15 al quartiere Ortica.
A coordinare l’iniziativa è il comitato Abruzzi-Piccinni del Coordinamento comitati milanesi, in campo con 40 cittadini-volontari del Rotary e Rotaract Milano Castello. "È il nostro contributo per un nuovo anno scolastico in presenza, a favore degli studenti delle scuole superiori di Milano che hanno sofferto dei lunghi mesi di pandemia – commenta Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi e referente del comitato Abruzzi-Piccinni –. Pulire le scuole è un importante segnale per i ragazzi che le frequentano e per gli abitanti dei singoli quartieri".