
Papà Giò mentre cova le tre uova (inizio di marzo 2025). Foto dalla pagina Facebook Giò&Giulia Falchi Pellegrini a Milano - Community
Milano, 14 marzo 2025 – Giulia ha già deposto 3 uova ed ora, dall’alto del suo ‘nido’ sul tetto del Grattacielo Pirelli di Milano, a 125 metri d’altezza, ha iniziato la cova, alternandosi con papà Giò. Presto, dunque, sui cieli della metropoli potrebbero spiccare il volo altri tre esemplari di falco pellegrino, della già numerosissima famiglia. Giò&Giulia (chiamati così in omaggio all’arcitetto Giò Ponti, che ha realizzato il Pirelli, e alla moglie Giulia Vimercati), dopo che un tecnico a trovato casualmente nel 2014, nel punto più alto dell'edificio, infatti, sono stati monitorati.
Dapprima è stato posizionato un nido artificiale (una vasca in legno con un letto di ciottoli) per accogliere i due rapaci, che ci hanno messo quasi un anno per iniziare ad utilizzarlo, quindi sono state installate due webcam attraverso le quali è possibile ammirarli h24 in diretta streaming sul portale della Regione Lombardia. In totale, quindi, dal 2017 al 2024, i due esemplari di circa 15 anni, hanno avuto avuto ben 36 'figli'. Tutti uccelli predatori che poi, quando è arrivato il momento giusto, hanno spiccato il volo, lasciando la 'casa di famiglia', questo 'attico' in centro a Milano, a mamma e papà.
Giò&Giulia, chi sono i due falchi pellegrini
I Falchi pellegrini, spiega in un podcast della Regione il tecnico faunistico Guido Pinoli, devono il nome tanto alla forma del proprio capo, simile al cappuccio di un frate, quanto al loro essere errabondi. Sì suppone dunque che, nati nei pressi di qualche lago, abbiano visto il grattacielo e trovato su Milano tanto cibo da decidere di trasferirsi qui, dove tra fine febbraio e inizio di marzo inizia la danza di corteggiamento, quindi la riproduzione, la posa delle uova e la successiva cova, fino alla schiusa. Si ritiene facessero parte di qualche stormo che raggiunge il capoluogo lombardo verso fine settembre e l'inizio di ottobre.
Falchi pellegrini sul Pirelli, cosa mangiano?

I Falchi pellegrini sono predatori e si trovano in cima alla catena alimentare. Cacciano solo in volata, fiondandosi sulle prede e ghermendole coi propri artigli. Sì nutrono di altra avifauna, tra volatili che vivono stabilmente in zona ed altri che la attraversano durante la migrazione: Colombo di città, Storno, Rondone, Gallinella d’acqua, Tortora selvatica, Quaglia, Tordo bottaccio. Quando le uova si schiudono e nascono i ‘pulli’, come sono chiamati i pulcini dei falchi pellegrini, mamma e papà si alternano nella caccia per alimentare i loro piccoli con 6-8 imbeccate al giorno. L'idea di installare delle webcam, che non infastidiscono per nulla la famiglia di rapaci, ha reso Giò&Giulia molto popolari. Ci sono intere scolaresche che si collegano per vedere cosa succede nel nido mentre il building manager del Pirelli garantisce loro la massima tranquillità, in particolare durante il periodo riproduttivo che dura fino a maggio.
Giò&Giulia influencer pro natura
Grazie alla diretta streaming garantita dalla Regione Lombardia, i due Falchi pellegrini, che vivono insieme tutta la vita, sono divenuti testimonial della natura selvaggia in un ambiente urbano. Al punto tale che quando mamma Giulia ha avuto per un certo periodo un'ala un po' pendula, gli esperti avevano deciso di non intervenire e lasciare che le cose andassero come dovevano, senza l'intervento umano. Fortunatamente la rapace si è ripresa e negli ultimi tre anni, tra il 2022 e il 2024, ha deposto annualmente ben 4 uova.
Quanto tempo per la schiusa?

Le tre uova sono state deposte l'1, il 3 e il 6 marzo 2025. La schiusa avviene circa un mese dopo (33 giorni), quindi potrebbe verificarsi tra fine marzo e i primi giorni di aprile 2025. È possibile seguire la diretta streaming sia sul sito della Regione Lombardia, nel Media portal, sia attraverso la pagina Facebook Giò&Giulia Falchi Pellegrini a Milano - Community dove vengono pubblicate fotografie e piccoli spezzoni dei video più interessanti. Molti i commenti di chi nota come non sia solo Giulia a covare le uova: lei e il suo compagno Giò si alternano, senza mai lasciare il nido sguarnito.
I giovani falchetti e il battesimo del volo
I 'pulli', restano nel nido per circa 40 giorni: alla nascita sono ricoperti di una peluria che in seguito si trasforma in piumaggio. Dapprima gli esemplari escono dal nido e cominciano a passeggiarvi intorno, prendendo confidenza con l'ambiente. A circa tre settimane dalla nascita, i pulli vengono temporaneamente prelevati da veterinari ed esperti, pesati, misurati e inanellati, tutto sotto lo sguardo attento di mamma Giulia. Un esame del dna del piumaggio dirà poi se sono maschi o femmine. Quindi parte il 'toto' nomi, attraverso la community di Facebook, che coinvolge la cittadinanza. Entro il mese di maggio, comunque, i giovanissimi rapaci, che sono tra le specie protette, sono pronti al battesimo del volo, dall'alto del grattacielo.