Mille pasti al giorno, per fornire il pranzo a tutta la popolazione scolastica di Pieve Emanuele, agli anziani e ai disabili che sono destinatari del servizio a domicilio, agli utenti dei centri estivi. Taglio del nastro per il nuovo centro cottura, operativo dallo scorso ottobre, ma inaugurato nel finesettimana, nel centro polifunzionale di via dei Gigli. Lo stesso edificio ospita anche la sede della polizia locale, la scuola professionale di Afol e lo sportello per il lavoro, configurandosi sempre più come un polo di servizi, a uso della popolazione.
Il centro cottura, realizzato con un investimento di oltre un milione di euro, fa segnare un salto di qualità perché ora gli alimenti vengono lavorati e confezionati direttamente sul territorio (in precedenza arrivavano da Locate Triulzi). "L’investimento è in capo a Vivenda, che gestirà il servizio per i prossimi dieci anni, così da poter rientrare del capitale messo a disposizione – spiega il sindaco di Pieve, Pierluigi Costanzo –. Si è stabilito che sarà il Comune ad assorbire i rincari del costo-pasto, in modo che non ci siano balzelli per le famiglie". Al momento, dunque, le tariffe a carico degli utenti restano invariate. "Tariffe che sono sempre le stesse, da 12 anni a questa parte – ricorda il sindaco –. Nonostante gli adeguamenti Istat e i rincari energetici, si è deciso di non chiedere esborsi aggiuntivi agli utenti, per non gravare su bilanci familiari già messi a dura prova dal caro-vita. È una precisa scelta politica, che in quest’occasione siamo orgogliosi di rimarcare".
Con macchinari all’avanguardia e uno spazio appositamente dedicato alla diete speciali, il centro cottura è stato inaugurato alla presenza delle autorità cittadine, dei responsabili e del personale di Vivenda, dei genitori della Commissione mensa. Presenti anche la preside del comprensivo cittadino, Angela Del Vecchio, e il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, Mattia Leone. L’evento è stato l’occasione per visitare la struttura e capire come vengono preparati i pasti. Tra le materie prime impiegate anche prodotti biologici e a chilometro zero, in un’ottica di attenzione all’etica, all’ambiente e alla territorialità.
Per ora il nuovo centro cottura serve solo il territorio di Pieve, ma non è escluso che un domani possa anche assorbire richieste da altri Comuni.
Alessandra Zanardi