ROBERTA RAMPINI
Cronaca

“Torna presto, Nicola”: a Bollate la marcia silenziosa per il 17enne scomparso prima di entrare a scuola

Il corteo è stato organizzato dal liceo frequentato dal ragazzo, il Russel Fontana di Garbagnate. L’appello dei compagni: “Ci mancano i momenti scherzosi con te, vogliamo solo essere sicuri che tu stia bene”

La marcia silenziosa per Nicola Yuri Bruzzano a Bollate (Spf/Ansa)

La marcia silenziosa per Nicola Yuri Bruzzano a Bollate (Spf/Ansa)

Bollate (Milano) – In silenzio, come era nelle intenzioni degli organizzatori. In alcune centinaia oggi pomeriggio hanno partecipato alla marcia organizzata per manifestare sostegno alla famiglia di Nicola Yuri Bruzzano, il 17enne di Bollate, scomparso lo scorso 11 marzo da Garbagnate Milanese. La marcia è stata organizzata dall'istituto Russell Fontana, dove il 17enne frequenta il terzo anno di liceo scientifico.

È partita dai Giardini dei Giusti per l’Umanità di via Giorgio Perlasca e ha raggiunto il parco di via Archimede, poco distante dalla casa dove abita. In prima fila c'erano il vicesindaco bollatese, Alberto Grassi e la dirigente scolastica Giuseppina Pelella. Dietro i compagni di classe, quelli del liceo, amici, qualche parente, conoscenti e tantissima gente che pur non conoscendo il ragazzo ha voluto manifestare la propria vicinanza alla famiglia.

Al termine della marcia silenziosa un compagno ha letto un messaggio, "Ciao Nicola, come stai? Tutti noi speriamo bene, magari non lo mostriamo, ma quel banco vuoto in classe occupa uno spazio immenso in classe, avvertiamo tutti un senso di mancanza. Sai che non siamo mai state una classe unita ma tu ci rendi più propensi a collaborare l'uno con l'altro, a sostenerci e darci conforto in questo momento. Vorremmo che tu ti sentissi libero di parlare di paranoie, pensieri, avventure e bei momenti. Ci mancano i momenti scherzosi con te, non ci aspettiamo che già da domani torni tra i banchi di scuola ma vogliamo solo essere sicuri che tu stia bene e che tutti noi, dentro e fuori scuola abbracceremo ogni tuo bisogno. Ci manchi tanti, torna presto. Te ne vai proprio ora che siamo riusciti a ottenere la nostra prima gita".

La scomparsa

Questi i fatti. Martedì 11 marzo al mattino, il nonno ha accompagnato Nicola a scuola, come aveva fatto altre volte. Lo ha lasciato nelle vicinanze dell'istituto dove solitamente il 17enne incontra alcuni compagni di classe per fare due chiacchiere in attesa che suoni la campanella. Quel giorno Nicola avrebbe detto al nonno di tornare a prenderlo nel tardo pomeriggio perché aveva alcune attività pomeridiane. Ma Nicola in classe non si è mai presentato. E soprattutto non era vero che c'erano attività dopo le lezioni. Il nonno è tornato a prenderlo nel pomeriggio, ma la scuola era chiusa, del nipote nessuna traccia, ha provato a chiamarlo ma il suo telefono risultava irraggiungibile. Ha avvisato subito i famigliari, che prima hanno contattato i genitori di alcuni compagni di classe per accertarsi che non fosse a casa loro, poi hanno dato l'allarme avvertendo i carabinieri e pubblicando appelli sui social con la foto del figlio.

Alto 1.75 centimetri, occhi e capelli castani, al momento della scomparsa, indossava un giubbotto nero, pantaloni scuri e uno zaino color jeans scuro. Aveva con sé i documenti personali e il cellulare che però risulta spento da martedì. Gli inquirenti avrebbero visionato le immagini di alcune telecamere della zona che mostrano il ragazzo allontanarsi da solo. I carabinieri hanno avviato le ricerche nella zona e dai sabato anche in provincia di Imperia. Tutti gli anni la famiglia del 17enne trascorre le vacanze estive con il figlio in un camping di Ventimiglia e il giovane potrebbe trovarsi in questa zona per qualche ragione a loro sconosciuta.

Gli appelli per rintracciare Nicola

Il 17enne è uno studente modello, molto timido, nessun social a differenza dei ragazzi della sua età, non aveva motivi per allontanarsi da casa. Dopo appelli e volantini diffusi dai genitori, c'è stata la partecipazione alla trasmissione "Chi l'ha visto?" su RaiTre. È stato lo zio a lanciare l'appello: "Nico, se ci stai vedendo e sentendo, sappi che qualsiasi cosa, qualsiasi problema, come ti ho detto spesso, nei nostri momenti di chiacchiera, noi ti aspettiamo con tutto l’amore che ti abbiamo sempre dato. Si risolve tutto. Lo zio lo sai che c’è sempre stato. Chiama dovunque tu sia. Io ti vengo a prendere, ti porto a casa. Tua sorella ti aspetta. Fatti sentire o palesati a casa o se sei in un posto, dove non sai come tornare, vai dalle prime forze dell’ordine. Siamo solo preoccupati e addolorati".

Anche la scuola si è mobilitata con la marcia di oggi pomeriggio. "Noi lo aspettiamo. Se è sorpreso del fatto che ci siamo accorti di lui, del suo banco vuoto, con questa marcia gli abbiamo voluto dire che invece ci manca. E lo rivogliamo indietro per continuare a fare tutte le cose che sappiamo gli piacevano. E magari parlare ed ascoltare", ha dichiarato la preside.