REDAZIONE MILANO

Minori non accompagnati, 300 in meno

Diminuiscono i minori stranieri non accompagnati in Lombardia, ma il calo preoccupa per il rischio di criminalità e radicalizzazione. La mancanza di tutori volontari li espone a pericoli. La situazione richiede interventi urgenti.

Diminuiscono i minori stranieri non accompagnati in Lombardia, ma il calo preoccupa per il rischio di criminalità e radicalizzazione. La mancanza di tutori volontari li espone a pericoli. La situazione richiede interventi urgenti.

Diminuiscono i minori stranieri non accompagnati in Lombardia, ma il calo preoccupa per il rischio di criminalità e radicalizzazione. La mancanza di tutori volontari li espone a pericoli. La situazione richiede interventi urgenti.

Meno minori stranieri non accompagnati sul territorio lombardo, almeno secondo i numeri ufficiali. A livello regionale, gli ultimi dati del Ministero delle politiche sociali aggiornati al 31 agosto parlano di 2.450 contro i 2.736 del 2023; tra le province lo scorso anno, al 31 agosto, Brescia ne contava 191, Bergamo 224, Sondrio 17, Como 173, Lecco 107, mentre quest’anno sono rispettivamente 157, 192,15, 127, 102. "Il calo in questi numeri – spiega Bruno Resmini, vicepresidente dell’associazione Tutori Lombardia Msna odv – va letto alla luce delle nuove regole in base alle quali ai 17enni, che sono la maggioranza, non viene assegnato un tutore volontario". Cresce così il rischio che i msna finiscano nella rete della criminalità. "L’atteggiamento di chiusura verso i ragazzi che vengono qui con un mandato economico – sottolinea Resmini – non fa altro che spingerli a radicalizzarsi. Metterli nella condizione di non sentirsi accettati, lasciare che siano sfruttati per lavoro, è un gioco molto pericoloso che sta facendo il Governo".

L’ultimo rapporto Antigone sull’emergenza negli istituti penali per minorenni evidenzia come "oggi in Ipm ci vanno coloro per i quali l’Italia non ha posto altrove", tra cui proprio i Msna. "La situazione così diventa esplosiva – conclude Resmini –. Noi tutori ci diamo da fare per integrarli nella vita comune, gli enti locali fanno la loro parte, ma non possiamo esser soli". F.P.