Milano, 5 gennaio 2025 – L’estensione del pagamento di Area C al weekend, il rincaro del posteggio per i Suv, le ulteriori limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti in città e, ancora, il ripensamento degli incroci (in modo da poter destinare spazio agli stalli per la sosta delle moto e dei monopattini), il ripensamento delle strade scolastiche ma anche di una zona a traffico limitato, quella in via Monte Napoleone, che rischia di uscire del tutto ridimensionata, nei suoi effetti concreti, dall’esito del carteggio di questi mesi tra il Comune e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Sono queste le misure in sospeso sul fronte della mobilità, queste le misure che confluiranno nell’agenda del 2025, complice l’adozione del Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu). Un elenco tanto nutrito da essere al tempo stesso la prova della centralità del tema mobilità nel dibattito cittadino e di una crescente difficoltà dell’amministrazione comunale di trasporre il proprio programma dai desiderata alle delibere.
Area C
L’estensione del pagamento del ticket di ingresso nella congestion charge del centro città dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. L’orizzonte temporale per l’approvazione è il primo semestre dell’anno: entro giugno. La tariffa sarà la stessa da onorare nei giorni feriali: quella da 7,50 euro entrata in vigore il 30 ottobre 2023. Grazie a questo ritocco il Comune conta di incassare dalla congestion charge 15 milioni di euro in più all’anno. I residenti all’interno di Area C non pagheranno nel weekend.
Stretta sui mezzi pesanti
Già dal primo ottobre 2023 i mezzi pesanti sopra i 35 quintali devono essere dotati di sensori anti-angolo cieco per poter entrare in Area B – la zona a traffico limitato grande quasi come tutta Milano – nelle ore e nei giorni in cui questa è attiva: dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Dal primo ottobre 2024 è in vigore il medesimo obbligo anche per i mezzi pesanti sotto i 35 quintali. Un provvedimento, questo, adottato dal Comune dopo la scia di incidenti costati la vita ai ciclisti e accomunati dalla stessa dinamica: il conducente del mezzo pesante svolta senza rendersi conto della presenza del ciclista a lato del mezzo.
Da qui la scelta della Giunta comunale di imporre i sensori anti-angolo cieco. Una misura alla quale potrebbe presto aggiungersene un’altra: consentire ai mezzi pesanti la circolazione in città solo in determinate fasce orarie. A dirla tutta, in diverse vie l’ingresso dei mezzi pesanti è già da tempo condizionato ad alcuni orari ma mancano controlli e sanzioni. La nuova stretta dovrebbe essere contemplata nel nuovo Pgtu.
Suv nel mirino
In questo caso si tratta di una proposta nata in Consiglio comunale, in particolare da Enrico Fedrighini, del Gruppo Misto. Ma nelle scorse settimane non sono mancate aperture all’idea di una differenziazione tariffaria per i mezzi più ingombranti e pesanti soprattutto da parte delle assessore comunali Elena Grandi (Ambiente) e Arianna Censi (Mobilità) e, con più cautale, da parte del sindaco Giuseppe Sala. Si vedrà. Nel frattempo la proposta sul tavolo è chiara: parcheggio più caro per chi guida un Suv o un’auto premium, vale a dire una berlina di grandi dimensioni e di grossa cilindrata, a prescindere dalla residenza, il rincaro sarebbe a carico sia dei milanesi sia di chi arriva da fuori. L’esempio è quello di Londra, Parigi o Lione, dove sono previste maggiorazioni per le vetture a motore termico di peso superiore alle 1,6 tonnellate ed elettriche di peso superiore alle 2 tonnellate.
Incroci e strade scolastiche
Incroci e strade scolastiche. La misura è stata suggerita dalla Task force per la mobilità attiva e consta di un ridisegno mirato a ricavare più spazi per la sosta di moto e monopattini e, contestualmente, migliorare la visibilità degli automobilisti che devono attraversare l’incrocio. Quanto alle strade scolastiche, quelle a 30 all’ora, il nodo è dove posizionare i cuscini berlinesi, considerato che questi possono essere collocati solo nel punto in cui cambia il limite di velocità, quindi nel punto in cui inizia la Zona 30, un punto che può non coincidere con lingresso di una scuola: è proprio qui, infatti, che il Comune contava di posizionarli prima della precisazione arrivata dal MIT.
Ztl a Montenapo
Ztl Montenapo. Il Ministero ha bocciato l’impianto previsto dal Comune: non si può consentire agli automobilisti la permanenza all’interno della Ztl solo per 15 minuti, solo per un certo periodo di tempo, il criterio temporale non è contemplato.